La bozza di decreto legge per il contenimento e la revisione dei costi della politica prevede vere innovazioni.
A) Soppressione dell'indennità di fine mandato per i sindaci ed i presidenti di provincia. Con effetto retroattivo, sin dall'inizio del relativo incarico.
B) Azzeramento degli emolumenti corrisposti agli amministratori dei comuni fino a 1.000 abitanti.
C) Obbligo per tutte le amministrazioni di adottare «misure di contenimento e revisione» dei costi della politica che consentano di ridurre la spesa rispetto al 2013.
Con questa ultima disposizione dovrà essere garantito un risparmio rispetto alla spesa sostenuta per le medesime finalità lo scorso anno.
Dovrebbe quindi arrivare una sforbiciata sulle indennità di funzione e i gettoni, si dovrebbero tagliare ancora i rimborsi per viaggi e soggiorni o comunque, più in generale, tutte le «spese complessivamente riconducibili al funzionamento degli organi politici.
Nel menù non manca un nuovo taglio delle poltrone, in particolare di quelle degli assessori, in chiara controtendenza con quanto previsto dalla recente legge Delrio, che ha nuovamente aumentato i posti disponibili nei comuni con meno di 10.000 abitanti.
Su questo aspetto in Sicilia, comunque, la competenza è di Mamma Regione.
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