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lunedì 18 novembre 2019

18 Novembre

 Il Consiglio della Società delle Nazioni il 18 Novembre 1934 punisce l’Italia per l’invasione dell’Etiopia
Nei confronti del nostro paese aggressore vengono approvate alcune sanzioni restrittive di carattere economico-finanziario. Il giorno dopo, vengono approvati tre provvedimenti: 
-divieto di importazioni dall’Italia, 
-di esportazione verso l’ Italia di materie prime e di alcuni prodotti-chiave.

Mussolini e l'Etiopia

Nel 1928 Italia ed Etiopia stipularono un patto di amicizia ed una convenzione stradale.
La decisione di intraprendere una campagna militare in Etiopia iniziò a maturare a partire dal 1930.
Italiani brava gente ?
No. Assolutamente NO!
 Il mito da sfatare
(basterebbe ricordare di quali eccidi furono
capaci i nostri compatrioti in Etiopia
 coi gas e con i massacri ordinati
 dal maresciallo Graziani
Per l'avvio delle operazioni militari, i cui piani erano stati preparati già da tempo, il governo di Mussolini cercò un pretesto e/o un incidente che individuò presso la località di Ual-Ual, lungo la frontiera somala. 
L'imperatore d'Etiopia, Hailè Selassiè, preoccupato dai progetti italiani, si rivolse alla Società delle Nazioni, di cui il suo Paese era membro dal 1923. Ma Inghilterra e Francia, che (almeno in quella fase politica) non volevano alienarsi l'appoggio di Mussolini nel nuovo scenario politico d'Europa, impedirono di fatto che l'azione italiana fosse ostacolata. 
Solo in un secondo tempo, quando l'opinione pubblica internazionale iniziò a mobilitarsi contro la violenta aggressione dell'Italia, la Società delle Nazioni approvò una serie di sanzioni economiche contro l'Italia.
Il 2 ottobre 1935, in un famoso discorso pubblicato il giorno successivo su tutti i giornali italiani, Mussolini annunciò (o meglio ufficializzò ciò che conduceva da mesi) l'inizio di una guerra provocata senza alcuna causa plausibile, rispolverando come giustificazione la bruciante sconfitta subita dall'Italia alla fine del secolo precedente:
«Con l'Etiopia abbiamo pazientato quaranta anni! Ora basta!»

L'esito della guerra era facilmente immaginabile considerato l'enorme dispiegamento di mezzi disposto dall'Italia.
Il 3 ottobre le truppe italiane invasero l'Etiopia dall'Eritrea, occupando in breve tempo Adua, Axum, Adigrat, Macallè.
A metà novembre la direzione delle operazioni fu affidata al generale Pietro Badoglio, che, dopo aver affrontato la controffensiva etiopica, entrò ad Addis Abeba il 5 maggio 1936.
Il 9 maggio 1936 Mussolini poté proclamare la costituzione dell'Impero italiano di Etiopia, attribuendone la corona al Re d'Italia Vittorio Emanuele III.

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