Immunità, tagli alla produzione e al lavoro, salute
e ambiente
sempre in bilico, bonifiche e Aia:
questo e altro in un calderone
che rischia di esplodere
La multinazionale franco-indiana che da non molto tempo si era assunta la conduzione dell'ex impianto Ilva di Taranto ha già di fatto avviato le procedure per lasciare lo stabilimento e avrebbe detto al premier Conte che non ha alcuna intenzione di tornare indietro sulla propria decisione.
Essa non esige solamente la ri-attivazione dello "scudo legale" ma anche il licenziamento di almeno 5mila operai. In altri termini essa richiede l'esenzione dai danni ambientali e il ridimensionamento di quello che è l'impianto siderurgico più grande d'Europa.
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