Non v'è dubbio che viviamo tempi che ci infondono disorientamento, spaesamento e pure inquietudine crescente. Avvertiamo tutti il bisogno di conoscere e capire l'evoluzione della società e i traguardi che i poteri forti della globalizzazione e quelli meno forti della politica si propongono di perseguire.
Una multinazionale (forse la più potente nel campo dell'acciaio), la Arcelor-Mittel, vediamo che è in condizione di "trattare" e di decidere indipendentemente dai livelli di governo di uno stato. Un soggetto privato (sia pure nella forma di aggregato di capitali) può condizionare il destino di una regione, di una vasta area.
Nel quadro della rimodulazione che intendiamo portare al Blog inseriamo la rubrica Conoscere e capire, con l'intento di provare a intercettare ciò che accanto a noi va capitando. Abbiamo provato a farlo da sempre, ma adesso intendiamo dare un ordine più puntuale.
Nel quadro della rimodulazione che intendiamo portare al Blog inseriamo la rubrica Conoscere e capire, con l'intento di provare a intercettare ciò che accanto a noi va capitando. Abbiamo provato a farlo da sempre, ma adesso intendiamo dare un ordine più puntuale.
La demografia (1)
Nel 1750 gli abitanti della Terra erano 750milioni, ai nostri giorni sono stati superati i 7,5miliardi (dieci volte in più).
Secondo studi curati da importanti istituti storici si calcola che nell'anno UNO dell'era cristiana, ossia attorno ai natali del Gesù nazareno, gli abitanti della Terra erano 250milioni (desunti dal famoso evangelico censimento del Cesare Augusto ?). Sono serviti diciasette secoli e mezzo perchè quei 250milioni di genti diventassero il triplo (750milioni).
Chiunque può cogliere il cambio di marcia demografico ascendente verificatosi negli ultimi 270 anni, dopo l'anno 1750.
Nel XX secolo l'incremento della popolazione ha subito ulteriori accellerazioni, non tanto nei paesi dell'Occidente quanto nel resto del pianeta.
Ai primi del Novecento già era stato raggiunto il miliardo di persone, subito dopo, nel 1927 già raddoppiati a due miliardi. Si era già a tre miliardi nel 1960, a 4miliardi nel 1974, a 5miliardi nel 1987, a 6miliardi nel 1999, a 7miliardi nel 2012. Siamo adesso prossimi a toccare gli 8 miliardi di individui sul nostro piccolo (divenuto piccolo) pianeta.
Certamente l'incremento di popolazione non si coglie uniformemente su ogni parte del pianeta. Vi sono parti del pianeta in cui la popolazione è stazionaria, o addirittura tendente al declino (e noi di Contessa ne sappiamo qualcosa), e vi sono territori che crescono a ritmi inimaginabili.
Un dato positivo lo possiamo comunque cogliere. L'umanità negli ultimi decenni è passata da una condizione di "alta mortalità" e breve durata della vita ad una situazione di più lunga durata; nel contempo si sta assistendo a più bassi indici di natalità. Tutti indici che possiamo cogliere non solamente attraverso gli indici dell'Istat o dell'U.E. o anche dall'ONU, ma semplicemente ordinando in modo statistico i dati del nostro ufficio locale di anagrafe e stato civile.
Avremo modo di scavare sui dati per trarre indicazioni rilevanti non solo sul piano statistico bensì e soprattutto sul piano socio-economico e politico. Lo faremo ben sapendo che alla politica del terzo millennio poco interessa studiare e capire cosa capita nella società circostante e sul pianeta.
Ma comportarsi così non è, ai nostri occhi, politica.
(dati ripresi da
L'età del disordine-Storia del mondo attuale 1968-2017
di Tommaso Detti e Giovanni Gozzini - Ed. La Terza)
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