Ilva e Venezia,
ma la vera emergenza è il governo
1) Scrive sull'Espresso Marco Damilano: Da Venezia a Matera. Passando per l’Ilva. Drammi che raccontano un’Italia colpita al cuore. A cui la politica non sa rispondere.
L'Italia "incarognita di alluvioni, pidocchiosa, scompisciata" di cui scrisse il poeta veneto Andrea Zanzotto di nuovo torna sotto gli occhi del mondo. Nell'acqua che invade le calli, i vicoli, i bar, gli alberghi, la basilica e piazza San Marco, il sindaco ed il Patriarca sommersi e smarriti, l'ululare delle sirene nel silenzio spettrale come durante un bombardamento, i vaporetti affondati, il fango che copre tutto, come nell'ultimo alluvione di tale gravità, quello del 4 dicembre del 1966, quello che devastò Firenze ....
2) Scrive Enrico Mentana, direttore del TgLa7: "Povero Montesquieu! L'uso aperto delle procure da parte del governo contro Arcelor Mittal (del cui atteggiamento su Ilva e Taranto penso tutto il male possibile) fa strame del sacro principio della separazione dei poteri, e mette la politica in un doppio stato di minorità".
3) Scrive ancora Felice Saulino, giornalista: "Lo scudo penale negato ha innescato l’uscita di ArcelorMittal dall’ex Ilva di Taranto. Sarà anche stato un pretesto, sarà anche vero che la multinazionale franco-indiana, vista la crisi del settore, cercava solo una scusa per andarsene. Sta di fatto che la mancanza della protezione legale nel corso della bonifica ambientale adesso è l’arma che verrà usata in Tribunale per giustificare il recesso.
Allora la domanda delle domande è una sola: perché fornire ad ArcelorMittal questo alibi perfetto? E perché il governo non reintroduce immediatamente lo scudo? Semplice, perché in tal caso Di Maio minaccia di far cadere il governo. A questo punto, resta da capire con quale logica il capo politico di Cinquestelle questo benedetto scudo prima lo ha dato, poi lo ha tolto, poi lo ha ridato e infine lo ha ritolto".
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Il succo di quanto sopra riportato, pare a noi, debba essere che quando i populisti vanno alla guida di un governo e non sanno che pesci pigliare (accontentare gli ambientalisti? assicurare posti di lavoro e in contemporanea esigere il risanamento ambientale?) passano l'amaro calice alla Magistratura.
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