La storia è testimone dei tempi,
luce della verità, vita della memoria,
maestra di vita, messaggera
del passato lontano (nuntia vetustatis)
e non solo “magistra vitae”.
CICERONE
ma attenzione a dimenticare che è’ la cultura umanistica che insegna
a vivere, ad essere persone, a conoscere l’amore, l’odio, la sofferenza,
la vendetta, l’invidia e tutti i sentimenti in genere, che
emergono dalla lettura dei classici della letteratura.
Il ministro populista della pubblica istruzione italiana, unico
(forse) nel mondo occidentale, ha ritenuto che l’insegnamento della Storia, la conoscenza
che un paese deve avere del proprio passato possa essere sminuita e posta nelle retrovie della formazione dei futuri cittadini.
Il Blog, questo blog, ha invece sempre fatto della Storia uno dei
filoni portanti della sua esistenza (Storia locale e Storia mondiale); è questa
quindi la ragione per cui riteniamo estremamente erroneo l'indirizzo
"populista" secondo cui gli studenti non siano più tenuti a ben conoscere “il passato”.
Come se noi
tutti esseri umani non siamo figli del passato.
Ci sarebbe da rilevare che la Storia finora nel nostro Paese non abbia avuto la
rilevanza che essa merita e lo notiamo tutti in continuazione come in qualsiasi convegno, evento culturale che sia locale o
nazionale, o in tutte le trasmissioni televisive, l’ignoranza e la lettura superficiale del passato appare macroscopica e indegna di un paese che appartiene alla civiltà
occidentale.
Ed invece l'esame di Storia è stato rimosso dalle materie da affrontare all'esame di stato.
Riportiamo qui sotto stralci di un “Manifesto” diffuso
dal giornale “la Repubblica” -che condividiamo in toto- ove si sostiene che
-“La conoscenza della storia è un principio di democrazia e di
uguaglianza tra i cittadini”.
-“E’ un sapere critico non uniforme, non omogeneo, che rifiuta il
conformismo e vive nel dialogo, nella dialettica”.
- “Si diffondono sentimenti di rifiuto dei pareri degli esperti,
perché la comunicazione semplificata dei social fa emergere la figura del
contro-esperto, che rappresenta una presunta opinione del popolo”.
-Sicché, si ignorano momenti, personaggi, date, movimenti
politici e culturali, che costituiscono le basi storiche della cultura
occidentale.
-La storia significa “non dimenticare gli errori del
passato e gli insegnamenti degli avi; significa sapere da dove inizia la
civiltà per comprendere se ci siamo emancipati o se siamo regrediti”.
-Significa “prevedere il futuro imparando dal passato,
che deve essere scritto, tramandato, studiato e ricordato” (“la Repubblica”,
p.35 del 1-5-2019).
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