Il 30 Novembre 1974 in Etiopia vengono alla luce i resti di un ominide di 3,2milioni di anni fa.
Una adulta Australopithecus di circa venticinque anni, alta 107 centimetri.
Si è trattato di un esemplare, il più antico dei nostri (umani) antenati, a cui i ricercatori danno il nome di Lucy, in omaggio ad una canzone allora in voga dei Beatles.
Dalle 52 ossa che compongono lo scheletro di Lucy (mancano le estremità inferiori) gli scienziati attraverso le ossa delle gambe e il bacino sostengono che la stazione eretta era già stata acquisita 3,2 milioni di anni fa (è questa la datazione dello scheletro) dagli ominidi che si muovevano quasi sempre in quella posizione, non solo per alcuni tratti, ma ordinariamente.
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