Le campagne contessiote (e non solamente quelle) -lo sappiamo tutti- risentono dello spopolamento (desertificazione è il termne in uso sul Bolog).
Non sembrerebbe così, tuttavia, in questi giorni novembrini. Ovunque infatti insiistono alberi di ulivi lì vi sono persone, uomini e donne, anziani e giovani, intenti a raccogliere il prezioso prodotto, materia prima per immagazinare dopo la lavorazione nei frantoi di Bisacquiino, o Chiusa Sclafani o Sambuca di Sicilia, il prezioso olio necessario secondo la dieta mediterranea per condire gli alimenti nei prossimi dodici mesi.
A sentire gli umori della gente l'annata corrente è in netta ripresa per la produzione olivicola rispetto al 2018, che invece è stata l’annata più scarsa degli ultimi tempi. Lo scorso anno resterà sicuramente nella memoria degli ovicoltori contessioti come la maglia nera per la quasi assoluta mancata produziione, salvo pocchissime fortunate contrade.
Ci segnalano però alcuni olivicultori che quest'anno vi sono alcune contrade e alcune tipologie di ulivi che hanno ripetuto, assieme al 2018, la netta mancata produzione. E' il caso di c.da Musiche, e non solamente.
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