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martedì 26 novembre 2019

26 Novembre

Il 26 Novembre 1956 fra Italia ed Usa viene stipulato un accordo "riservato" per creare una rete di spionaggio segreto/clandestino finalizzato a controllare i rapporti fra il partito comunista italiano e l'Unione Sovietica. Allora era forte il sospetto che quel partito potesse agevolare le intenzioni espansionistiche dell'Urss.
 
Il rapporto fra i comunisti italiani e l'Urss fu  in effetti caratterizzato per alcuni decenni da un fortissimo condizionamento comunque allentatosi solamente sul finire degli anni settanta e all'inizio degli anni '80 del Novecento.

Nella costituzione del PCI negli anni venti del Novecento l'influenza sovietica fu molto forte, anzi determinante nel produrre l'indebolimento democratico del Partito Socialista che era allora guidato prevalentemente dall'ala riformista. 
I gruppi e i militanti che aderirono al pci non furono comunque nel corso del Novecento sempre dei meri “imitatori” di una esperienza straniera. La frazione originaria si era formata in Italia durante la prima guerra mondiale all'estrema sinistra del Partito Socialista e possedeva un proprio profilo culturale e politico in parte autonomo e diverso da quanto i bolscevichi avevano instaurato in Russia, soprattutto durante la fase violenta del leninismo e soprattutto dello stalinismo.
Sicuramente il profilo culturale/politico di Antonio Gramsci, uomo di punta dei torinesi raccolti attorno alla rivista "Ordine Nuovo", non era per nulla avvicinabile ai Bordiga o ai Togliatti.

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