Il 6 novembre del 1962 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 1761 che condannava la politica di segregazione razziale del regime di Pretoria, iniziata dopo le elezioni del 1924 ed istituita ufficialmente nel 1948.
La risoluzione rivolta a tutti gli stati membri impose l'interruzione delle relazioni economiche con il Sudafrica.
La decisione dell’Onu rifletteva l’indignazione creatasi nell’opinione pubblica internazionale dopo il massacro di Sharpeville di due anni prima, quando nelle vicinanze di Johannesburg la polizia aveva aperto il fuoco contro dimostranti disarmati uccidendone 69.
Nonostante la delibera alcune grandi paesi del civile Occidente, già partner commerciali del Sudafrica, non adottarono alcuna misura di embargo economico o militare.
L’opposizione contro l’apartheid crebbe comunque nell'opinione pubblica mondiale, finché nel 1973 con una risoluzione l’apartheid fu dichiarato un crimine contro l’umanità, e nel 1974 il Sudafrica fu sospeso dall’Assemblea Generale.
Il regime di segregazione dell’apartheid terminerà solo nel 1994.
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