tolari
della Ecotecna sri (ora fallita), che costruì il Golf Club Le Madonie, con sede
nello stesso paese a cinquanta chilometri dal capoluogo di regione, e che
ottennero un finanziamento di oltre 6 milioni. Assieme ai Lapis e a Cascio,
indagato nella qualità di ex assessore regionale al Turismo del governo
Cuffaro, in carica dal 2001 al 2004, sono coinvolti nell'indagine anche due
dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco. Immediata la replica
dell'attuale deputato del partito di Angelino Aliano: «La villetta - spiega -
sorge nel territorio di Collesano, ma da tutt'altra parte rispetto agli
impianti da golf. E' di appena ottanta metri quadrati, l'ho pagata fino
all'ultimo millesimo e ho pure ritrovato le fatture della ditta e le matrici
degli assegni. Sono sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura. Sono
pronto a dare alla stessa tutti i chiarimenti che serviranno. La casa comunque
l'ho pagata interamente di tasca mia e ho tutti i documenti che lo dimostrano.
Non aggiungo altro per rispetto all'autorità inquirente». Ai cinque indagati
sono stati notificati gli avvisi di garanzia: saranno sentiti nei prossimi
giorni. Nel mirino della Guardia di Finanza ci sono la delibera 149 del 20-21
marzo 2001, con cui la giunta Cuffaro approvò il documento di attuazione del Programma
operativo regionale 2000-2006, consentendo alla Ecotecna di ampliarsi, e la
circolare 4 del 26 settembre 2001, che integrò e modificò la disciplina dei finanziamenti
dei programmi. Giuseppe Lapis, amministratore di fatto, e il figlio Gianluigi,
rappresentante legale dell'azienda, avrebbero ingannato la Regione, dimostrando
di avere le carte in regola per ottenere un finanziamento di 6.152.419,93 euro
per ampliare il "Borgo delle vacanze e del tempo libero", nell'ambito
di un programma da 22 milioni 621 mila euro.
Il finanziamento reale fu di
6.112.479,13. Per questo i due imprenditori rispondono pure di truffa aggravata
ai danni della Regione. I Lapis ora rischiano di essere anche indagati per la
bancarotta della Ecotecna.
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