settore,
mondo cattolico. L'iniziativa è firmata fra gli altri dal Centro Pio La Torre,
dall'Anci Sicilia, i sindacati. Libera, ConHndustria, la Caritas, la Comunità
di Sant'Egidio, Erripa, il Comitato lotta per la casa «12 luglio» e il Terzo
settore. lloro rappresentanti si sono presentati nei giorni scorsi davanti ai
funzionari dell'assessorato, documenti alla mano hanno depositato la proposta
nonostante una burocrazia non sempre preparata a questo genere di iniziative.
Oggi il disegno di legge sarà presentato ai capigruppo, al presidente dell'Ars,
Giovanni Ardizzone, al presidente della Regione Rosario Crocetta. La strada è
già tracciata. Il disegno di legge prevede un sostegno alle famiglie povere, la
soglia è stabilita dall'Istat e varia a secondo della composizione, dell'età
dei componenti, della città in cui la famiglia vive. A queste famiglie,
considerate sotto la soglia, sarà consegnata una carta acquisti con cui
accedere a beni di prima necessità e servizi. L'ammontare varierà da famiglia a
famiglia, la differenza fra il proprio reddi to Isee e quello che identifica la
soglia di povertà. La legge prevede che alle famiglie considerate in povertà
assoluta sia concessa una integrazione al reddito. «Ma non si tratta di reddito
minimo garantito - spiega Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre -
è una formula totalmente diversa che consente alla Regione di intervenire con
fondi propri e che si configura come politiche attive del lavoro». La carta
viene «ricaricata» mensilmente, l'eventuale somma non spesa può essere
utilizzata nei mesi successivi. La richiesta va effettuata attraverso Cafe
patronati. Strutture che spiega la relazione allegata alla proposta -
permettono la verifica dei requisiti senza appesantire gli uffici regionali di
questa fase istruttoria. Per ottenere la propria carta bisognerà impegnarsi a
sottoscrivere un progetto di inclusione sociale. Progetti che saranno gestiti
dai Comuni «eventualmente in collaborazione con i centri per l'impiego». «Fra i
progetti di inclusione - spiecifica Lo Monaco possono ad esempio rientrare
corsi di formazione che agevolino il reinserimento nel mondo del lavoro». Il
disegno di legge, 7 articoli in tutto, prevede anche controlli serrati per chi
perde i requisiti o non li ha mai avuti. Chi infatti non informa
l'amministrazione su eventuali incrementi di reddito o abbia formulato
dichiarazioni mendaci al momento della richiesta perde il diritto alla carta
per i 5 anni successivi. I controlli sono affidati all'assessorato regionale al
lavoro che può procedere con accertamenti e sopralluoghi. Se il beneficiario
rifiuta i controlli, perde la sua carta. Per avere diritto alla carta acquisti
è necessario essere residenti nel territorio siciliano da almeno 12 mesi. Per
gli immigrati la relazione che accompagna la legge prevede l'intervento
statale, in considerazione del fatto che reddito e permesso di soggiorno sono
strettamente legati. Nota dolente il finanziamento della legge per la quale i
promotori stimano un budget di 100 milioni il primo anno, 70 successivamente.
Ma è la stessa legge a indicare le fonti fra cui rimodulazione dei programmi
operativi regionali del presente periodo di programmazione (Fse, Fesr e Fears);
programmi derivanti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali di investimento europeo
(Sie); quote residue del Piano di azione e coesione (Pac); quote del Fondo di
sviluppo e coesione (Fsc). La raccolta di firme, 10 mila per andare avanti,
inizierà lunedì: l'elenco completo sarà pubblicato sul sito del centro Pio La Torre,
ci sarranno le sedi dei promotori, i sindacati, i caf e i patronati ma anche i
classici banchet- ti. Dall'Alici è pronta a partire una circolare che invita i
Comuni a collaborare. Raccolta delle firme che andrà avanti anche se, come è
probabile, giunta e parlamentari, decidessero di fare proprio il disegno di
legge.
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