In attesa che venerdì prossimo
il Consiglio dei Ministri deliberi sui rimborsi ai pensionati, come sentenziato
dalla Corte Costituzionale, passiamo in breve rassegna la legislazione sulle
indicizzazioni che negli ultimi anni era stata quasi completamente
sterilizzata nei suoi effetti.
1998
Aumenti a scalare Il comma 1 dell'articolo 34 della legge n.
448 del 23 dicembre 1998 sancisce che l'aumento della rivalutazione automatica
legata al costo della vita viene attribuito in maniera proporzionale all'ammontare
complessivo della pensione.
2000
Le prime due soglie La legge Finanziaria 2011 (legge 388 del
23.12.2000) dispone che a partire dal 2001 il recupero dell'inflazione sia
pieno solo sino al triplo del minimo Inps, scende al 90% tra il triplo ed il
quintuplo, ed al 75% sopra il quintuplo del minimo
2007
Il recupero si estende La legge 127/2007 (interventi in
materia pensionistica) dispone che per le fasce di importo comprese tra 3 e 5
volte il minimo Inps l'indice di rivalutazione automatica per il triennio
2008-2010 venga applicato al 100 per cento
2008
Sforbiciata ai più ricchi La legge 247 del 24.12.2007 esclude
dalla rivalutazione automatica per l'anno 2008 i trattamenti pensionistici
superiori a 8 volte il trattamento minimo Inps. Resta però sempre in vigore per
gli importi compresi sotto questa soglia
2011
Modifiche del Salva Italia È l'anno della norma appena cassata
dalla Consulta, il decreto 201 «Salva Italia», che per il biennio 2012-2013
limita ai trattamenti sino a 3 volte il minimo Inps la rivalutazione automatica
degli assegni causa la «contingente situazione finanziaria»
2014
Letta rivede i tagli La legge di Stabilità di Letta stabilisce che
nel triennio 2014/2016 il recupero dell'inflazione sia al 100% solo per gli
assegni compresi entro 3 volte il minimo, poi scende per gradi al 90, 75 e 50%
per azzerarsi una volta superati sei volte il minimo
Nessun commento:
Posta un commento