«A questo punto ritengo probabile un default della Grecia, anche se non tutto è perduto, esistono
ancora margini di trattativa e le posizioni sono avvicinabili. Se però così fosse, con Atene fuori dall'euro, non
solo l'Italia rischierebbe di perdere almeno 20 miliardi di prestiti diretti. Ma sarebbe la prossima in lista»
«L'annuncio del ministro degli Interni greco non mi sorprende,
hanno raggiunto davvero il limite. Ma ora la palla passa all'Europa. Loro dicono: abbiamo fatto i due terzi del
percorso, sta a voi decidere se cacciarci o allentare la pressione»
Strategia negoziale? «Anche, certo. Syriza è in un vicolo cieco, ha fatto promesse difficili da mantenere, ma
non può uscire unilateralmente perché i greci vogliano restare nell'euro. Questa dichiarazione serve a forzare
la mano con l'Europa».
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