Un'ondata di 100 milioni di euro in arrivo sui piccoli Comuni, paesi con meno di 5mila abitanti. E in base alle
stime, dopo essere stati ripartiti tra le Regioni , renderanno possibile la realizzazione da 250 a 1000
interventi.
È la diretta conseguenza dell'attuazione dell'ultima parte del cosiddetto Piano 6000 Campanili, partito con il
decreto del Fare per costruire infrastrutture, ristrutturare edifici pubblici e costruirne di nuovi, realizzare reti
telematiche, mettere in sicurezza il territorio.
In realtà una prima tranche di risorse sono state assegnate a 115 progetti attraverso un click day di quasi due
anni fa, era il 24 ottobre 2013, e dopo il quale è stata redatta una graduatoria. Ma dato l'alto numero di
domande presentate, la legge di Stabilità 2014 ha messo a disposizione altri 50 milioni di euro, che hanno
reso possibile lo scorrimento della graduatoria e il finanziamento di altri 59 progetti. Il decreto è operativo. Ora si apre una successiva fase con altri 100 milioni pronti per essere spesi dagli amministratori locali, e per
questo è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la convenzione tra ministero delle Infrastrutture e Anci,
l'Associazione nazionale dei Comuni, che spiega come usufruire dei 100 milioni di euro previsti dallo Sblocca
Italia. Si tratta della quarta tranche assegnata al programma 6000 Campanili, da destinare agli interventi di
manutenzione e messa in sicurezza nei piccoli Comuni, che potranno presentare domanda dalle ore 9.00 del
13 maggio. Accedere ai fondi 6000 Campanili è abbastanza semplice. Primo passo: ogni Comune può fare
richiesta dei finanziamenti sulla base del budget assegnato ad ogni Regione. Sarà data priorità agli interventi
volti:
-alla qualificazione e manutenzione del territorio, mediante recupero e riqualificazione di volumetrie
esistenti e di aree dismesse,
-nonché alla riduzione del rischio idrogeologico;
-alla riqualificazione e
all'incremento dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico,
-nonché alla realizzazione di impianti
di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili;
-alla messa in sicurezza degli edifici pubblici, con
particolare riferimento a quelli scolastici,
-alle strutture socio-assistenziali di proprietà comunale
-e alle strutture
di maggiore fruizione pubblica.
Per risultare finanziabili, i progetti devono prevedere investimenti da 100mila a 400mila euro. Saranno poi le
Regioni a compilare una graduatoria delle proposte ricevute. Prima dell'assegnazione delle risorse, il Comune
dovrà assumere l'impegno a procedere alla pubblicazione del bando di gara o della determina a contrarre
entro il 31 agosto 2015.
Il Piano 6000 Campanili è partito con il decreto del Fare che ha destinato i primi 100 milioni di euro ai Comuni
sotto i 5.000 abitanti per costruire infrastrutture, ristrutturare edifici pubblici e costruirne di nuovi, realizzare
reti telematiche, mettere in sicurezza il territorio.
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