La lunga ed ingarbugliata vicenda dei mezzi Ato/2 Monreale da mesi
parcheggiati un po’ ovunque e spesso carichi di rifiuti d’ogni sorta va
assumendo contorni da barzellette e contestualmente di contrasto verso il
desiderio dei dipendenti che vorrebbero tornare a lavorar.
A fine settimana il dipartimento regionale ai Rifiuti dovrebbe rendere note
le direttive risolutive. La vicenda Ato è attualmente al
vaglio del tribunale di Palermo, sezione fallimentare, che, per il tramite del
curatore, Cristina Bonomonte, ha incaricato l’ex dipendente dell’Alto Belice
Ambiente, Antonella Romano di occuparsi della vicenda, estendendole l’incarico
anche per le situazioni analoghe sul territorio dell’ambito.
La vicenda per la verità, oltre che tipicamente di lassismo “meridionale”
mostra aspetti spinosi, perché alcune soluzioni
che sembravano a portata di mano e che davano la speranza di risolvere presto
il problema, sono sfumate una dopo l’altra.
Sembrava che il problema potesse essere superato mettendo i mezzi su un
carrellone, ma poi questa ipotesi non è sembrata percorribile, ed è svanita
pure l’ipotesi di rimettere in moto i mezzi, fermi da mesi e pure sforniti di
copertura assicurativa.
Adesso si vorrebbero svuotare i mezzi “in
loco” e ricaricare i rifiuti su degli altri mezzi circolanti, ma subito spunta
il problema dei formulari, dal momento che non emergerebbe con chiarezza chi è
il produttore dei rifiuti da conferire in discarica. La curatela fallimentare
non è abilitata infatti al conferimento.
Ecco perché il dipartimento regionale ai Rifiuti dovrebbe autorizzarla.
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