LA SICILIA
ume durata oltre 10 ore, per salvate tutti i 276
ex dipendenti dell'Ato Palermo".
Per ufficializzare il transito verso la
società di scopo "Alto Belice impianti", creata ad hoc presso la Srr,
si dovrà attendere lunedì prossimo e la sottoscrizione dell'accordo da parte
dei sindacati. Nel caso in cui non si raggiungesse l'intesa, ogni lavoratore
sarà chiamato a decidere se accettare o meno la proposta. Per gli
amministrativi l'orario settimanale sarà ridotto a 24 ore, per gli operativi a
30 ore, contro le 36 previste. Un giro di vite sugli stipendi non indifferente
che, però, è considerato dagli stessi lavoratori come l'unica strada al momento
percorribile, per ritornare al lavoro. L'8 maggio si dovrebbe svolgere la gara
per il nolo a freddo dei mezzi, dopodiché dovrebbero essere firmati i
contratti. Si tratta di una soluzione temporanea, valida fino al 30 giugno,
quando il sistema degli Ato andrà in soffitta in modo definitivo e il servizio,
almeno per quel che riguarda l'Aro di Monreale, sarà esternalizzato. È facile
ipotizzare che il primo luglio le procedure di gara per l'affidamento non
saranno pronte, quindi si dovrebbe procedere con delle proroghe che
salvaguarderebbero i livelli occupazionali attuali. Sull'accordo raggiunto ha espresso
soddisfazione anche l'assessore regionale all'Energia Vania Contrafatto. Per
raggiungerlo è stato necessario rivedere il criterio della ripartizione del
personale per "centri di costo", ed adottare il parametro del numero
di abitanti. Monreale, il centro più popoloso, oltre ai suoi 69 operativi e 7
amministrativi, dovrà farsi carico della maggior parte degli esuberi. Per non
sforare il costo del servizio, è stato necessario ridurre le ore di lavoro a
tutti, altrimenti perii personale che non faceva capo a nessun comune,
sarebbero partite le lettere di licenziamento. «Lunedì - ha detto l'assessore
Contrafatto - è prevista la firma da parte dei sindacati, facciamo appello al
loro senso di responsabilità. Non possiamo che esprimere compiacimento per la
prevista ripresa del servizio e la tutela dei livelli occupazionali, spede per
una vicenda che la Regione ha sempre seguito da vicino. E' questa la strada da
seguire anche altrove, che esige una forte assunzione di responsabilità da
parte dei sindaci e dei sindacati a vantaggio dei cittadini che pagano le
tasse».
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