Essere vissuti quando la società era ancora contadina....
Osservare le strade deserte di Contessa Entellina, in quest'estate, lascia intendere che la gente preferisca stare chiusa in casa stante l'alta temperatura che ci sta investendo in questi primi giorni di luglio. Ed invece spunta sempre qualcuno che ci ricorda che pure nei giorni pre-festivi e post-festivi dell'8 settembre, la più coinvolgente delle feste locali, per le strade di Contessa Entellina incontrare grandi flussi umani è ricordo di tempi ormai andati. Ricordi, almeno di un quarantennio o cinquantenio fa, o addirittura prima della grande emigrazione post terremito '68.
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Un'immagine di New Orleans -anni venti del Novecento- ^^ ^^ Secondo le rilevazioni ISTAT, la popolazione residente a Contessa Entellina, al 1° gennaio 2025, è di 1.455 abitanti. Rispetto all'anno precedente, si registra una diminuzione di 18 unità, pari a una flessione dell'1,2%. Nel lungo periodo, dal 2002 al 2025, la popolazione residente ha subito una riduzione di 519 unità.
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Il problema della fuga dei giovani, che siano laureati o meno, dalle zone interne della Sicilia è, va sempre ricordato, secolare. A Contessa Entellina l'emigrazione di massa cominciò subito dopo l'Unità d'Italia. Va ricordato -perchè i giovani sappiano e ricordino- che il leader dei garibaldini locali, un componente della famiglia "Vaccaro", dopo aver partecipato alla battaglia di Ponte Ammiraglio e dopo avere avuto colloqui con le figure pubbliche più di spicco, sia a Palermo (con Garibardi in persona che con uomini mandati al seguito dell'eroe da Cavour, per tenere l'eroe sotto controllo) che con altre figure comunque eminenti del tempo, decise di rientrare a Contessa con le decine di concittadini che lo avevano seguito fino alla battaglia del Ponte Ammiraglio, fare bagagli ed emigrare in direzione di New Orleans. Aveva capito subito che il sangue versato per l'Unità non avrebbe influito, nemmeno ad Unità del Paese realizzata, in direzione di una vita degna.
Quel contessioto, uno dei Vaccaro, in America diventò col suo impegno ed ingegno, un imprenditore milionario ed i suoi discendenti continuano ad esserlo. Qui, noi contessioti, abbiamo rimosso la lapide che lo ricordava perchè abbiamo riadattato il contesto entro cui quella memoria era posizionata.
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Su questa pagina ci proponiamo di riflettere in più interventi sul perchè la nostra realtà, locale intesa come Contessa Entellina, ma anche come Sicilia Occidentale, non riesce a decollare pur avendo avuto figure umane di grande ingegno.
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