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sabato 19 luglio 2025

Gaza, realtà dell’ inumanità


Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati. E’ specializzata in diritto internazionale e diritti umani.

Nell'aprile 2023 Albanese ha ricevuto il Premio Internazionale Stefano Chiarini in riconoscimento del suo lavoro giornalistico sulla Palestina e sul Medio Oriente.

Nel 2024 è stata scelta come Persona dell'anno dell'ONU della pubblicazione Passblue, la quale ha dichiarato che Albanese e gli altri candidati "hanno dimostrato una forte leadership nel 2024 per sostenere la Carta delle Nazioni Unite, difendere i diritti umani universali, agire per garantire il diritto umanitario internazionale e promuovere la pace e la nonviolenza in tutto il mondo".

Il 12 febbraio 2025, Albanese ha ricevuto il "Premio Dries van Agt" da The Rights Forum, che premia le persone e le organizzazioni che si impegnano fortemente per i diritti umani e il diritto internazionale in Palestina.




Estrapolazione dall’intervento

all’Assemblea generale ONU, 30 ottobre 2024


Per la prima volta, mi sento veramente indignata, 

indignata per l’indifferenza.

La violenza di questo genocidio, il modo in cui è entrato

nella nostra quotidianità e la consapevolezza

che alcuni non ne sono toccati per niente,

mentre altri sono stati devastati.

Pensare che mi trovo di nuovo di fronte a funzionari

di Paesi che -tutti insieme e qualcuno più degli altri-

potrebbe fermare tutto questo.

Basterebbe un colpo di penna.

Mi sento indignata e delusa, 

come spesso mi capita in questa sala,

vedendo molti di voi che continuano a recitare lo 

stesso copione.

Naturalmente condanniamo l’attacco di Hamas

Naturalmente esprimiamo solidarietà alle vittime israeliane.

Naturalmente chiediamo il rilascio degli ostaggi.


Ma e’ possibile che dopo l’uccisione di

quarantaduemila  persone a Gaza

ci sia ancora qualcuno che non riesce a empatizzare

con i palestinesi?


Ecco: chi di voi  oggi non ha detto neanche una parola

su quello che sta accadendo a Gaza

dimostra che l’empatia e’ svanita da questa sala.

L’empatia è il collante che ci rende uniti come umanità.


E non è una questione di carità nei confronti palestinesi.

E’ una questione che riguarda il rispetto delle vostre funzioni,

che comporta anche l’obbligo per i vostri Stati

di garantire con fermezza

l’applicazione della Convenzione sul genocidio

per prevenire questo crimine.


E quindi, se è vero che oggi siamo qui con l’intenzione 

di onorare il diritto internazionale,

non c’è altro modo che imporre sanzioni a Israele,

rivedendo i legami diplomatici, economici,

politici, militari, strategici

che intratteniamo con questo Stato.


E che questo possa essere l’ultimo genocidio

nella storia dell’umanità.

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