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L’apocalittica possiede il pregio di prospettare delle alternative all’opacità e al fallimento del presente, aprendo prospettive di speranza e di consolazione dal futuro che Dio prepara all’uomo. |
se un paese attaccasse gli USA con un missile
succederebbe l’APOCALISSE.
La reazione americana a un attacco -ufficialmente scrivono i giornali- e’ top secret, ma con l’aiuto di testimonianze e documenti declassificati, il Washington Post ha ricostruito i passaggi e quello che viene fuori è più’ che agghiacciante.
Appena 45 minuti dopo il lancio nemico morirebbero all'istante centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti. Le radiazioni causerebbero nel tempo successivo a quei primi istanti la morte di altri milioni di americani. Ed entro un’ora, dopo la conseguente risposta statunitense, altri milioni di persone morirebbero nel Paese nemico. Molte zone dalla Terra rischierebbero di diventare inabitabili per più decenni, proprio come è successo a Chernobyl.
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Se qualunque paese osasse -quindi- lanciare un missile contro il territorio USA accadrebbe: 1) all’istante i satelliti statunitensi gestiti dall’US Space Force lo rileverebbero, con i sensori a infrarossi, negli enormi «pennacchi» di gas e fiamme rilasciati dalla combustione del razzo. 2) basterebbe un solo minuto da quel lancio per rilevarlo, 3) entro tre minuti viene valutata la portata dannosa. 4) Entro cinque minuti viene informato il Presidente USA. 5) in contemporanea viene promossa una videoconferenza. 6) A dieci minuti dal lancio viene confermato con dettagli quell’avvenuto lancio. 7) Il Presidente ha solo dieci minuti per ordinare le contromisure. 8) A 15-17 minuti dal lancio al Presidente restano solo due minuti per ordinare la contromisura. 9) l’ordine che impartisce al Pentagono e’ quello di far partire 300 missili balistici, di far decollare i bombardieri e di far partire il lancio dei missili dai sottomarini. 10) Il Pentagono chiede al presidente di confermare la sua identità: questi lo fa tirando fuori dal taschino una sorta di biglietto da visita di plastica, il «nuclear biscuit» sul quale sono incisi dei codici di riconoscimento che legge al telefono. 11) Un minuto dopo la trasmissione dell’ordine l’NMCC del Pentagono invia l’allarme agli equipaggi prescelti. 12) I missili intercontinentali vengono preparati: i silos che li contengono si aprono e i missili vengono lanciati verso il nemico ad appena 20 minuti dopo quell’iniziale attacco.
L’Apocalisse non è che iniziato: ad appena venti minuti dall’allerta negli USA tutti i silos di armi atomiche sono già vuoti, ma già milioni, decine di milioni di gente Usa muore, da Whasginton ad altre centinaia di città, ed i palazzi si disintegrano. Dopo 8 minuti dall’esplosione il materiale radioattivo contamina per centinaia di chilometri tutto ciò che incontra, ampissime aree degli USA diventerebbero disabitate. Ed a meno di un’ora dall’attacco, la controffensiva Usa, produrrebbe in altre aree del pianeta altre centinaia e centinaia di milioni di morti e di aree inabitabili.


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