conquistati impegnandosi e lottando,
non sono mai sicuri una volta per sempre.
Il 1968 è stato un anno caratterizzato da profondi cambiamenti sociali e politici a livello globale, ricordati dagli storici come il Sessantotto. In Italia, quel periodo fu segnato da importanti movimenti di protesta studentesca e operaia, con epicentro nelle università e nelle fabbriche, che contestarono l'autorità di ogni segno in quanto tale, i metodi di insegnamento nelle scuole e università e le gerarchie sociali.
Da noi, in Sicilia, nella Valle del Belice, quel 1968
significo’, più specificatamente,
tramonto del vecchio mondo culturalmente
contadino ed è costato circa 400 morti e
la fine dell’assetto urbanistico secolare e
contadino di una decina di paesi.
Su un giornale quel 1968 venne definito
“anno dei portenti”, e ancora “annus terribilis”.
Ed è durato a lungo quel ‘68. Inizio’ con la
contestazione studentesca e le rivolte razziali
negli Stati Uniti, passo’ per la guerra nel
Vietnam e l’invasione russa di Praga. Ha agitato

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