
Tempo di mietitura
Oggi il lavoro è affidato alla mietitrebia,
decenni fa, tutto avveniva a lu picu di lu suli
Nel pomeriggio di ieri, quei tuoni e lampi, ci hanno fatto evocare l'estate di tanti decenni fa, il periodo della mietitura, quella che avveniva con la falce, e della raccolta del grano previo la pisata cu li vestii.
Più o meno alle dieci del mattino, i contadini facevano entrare i muli nell'aia e cominciava la pisata. I muli, a due a due venivano appaiati (a coppia), legando le redini dell'uno al collo dell'altro. Frequentemente il contadino indossava un cappello di paglia oppure (ed era frequente) un fazzoletto annodato alle quattro punte e si metteva al centro dell'aia da dove teneva con la mano sinistra l'estremità delle redini delle varie coppie di muli, e nella destra un bastone piuttosto corto con un pezzo di corda e faceva girare al trotto i muli. E cominciava la pisatura.
La pisata poteva durare, sotto il sole bruciante, anche lunghe ore. A volte si alternavano gli uomini che conducavano la pisata del grano e, alcuni si dedicavano a raccostare col tridente verso il centro le spighe che gli zoccoli dei muli mandavano verso i margini dell'aia (arrunchiari).

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