StatCounter

giovedì 31 luglio 2025

L’Europa nel 1500


Tav. 1

(2) -  Alle radici della modernità 

(Al tempo degli arbereshe in Sicilia)

 Nel millecinqucento la popolazione mondiale secondo C. MacEvedy e R. Jones  (1978) pare fosse distribuita come dalla tavola n. 2 che riportiamo su questa pagina. 

   Gli studiosi stimano che dai 5 milioni di esseri umani presenti nel periodo del “neolitico”  (dall’8000 a.C. al 3000 a.C.) nell’Alto  Medio Evo si arrivò ad essere già 250milioni. Verso il 1200 sulla Terra vi sarebbero stati circa 400milioni di persone e nel 1300 circa 431 milioni. All’inizio del 1500, il periodo degli insediamenti arbereshe nel Meridione italiano, sul pianeta secondo il sociologo J.P. Durand si era già arrivati a 490 milioni di abitanti sull’intero pianeta. C. Mac. Evedy e R. Jones, di cui riportiamo qui accanto la copertina della loro ricerca scientifica, propongono una stima  di 425milioni , distribuiti come nell’allegata tavola (2) al loro libro.

Tav. 2
Va precisato che ancora nel XV secolo vaste parti dei cinque continenti erano completamente disabitati. La densità della popolazione, nel XV secolo nelle varie zone del pianeta variava da un massimo di 100 persone per chilometro quadrato ad un abitante  per chilometro quadrato nelle foreste equatoriali. Lo studio da cui ci piace estrapolare alcuni dati mostra l’esistenza di tre aree abitate principali:

- il subcontinente indiano (con circa 100 milioni  di persone) che coincide con la cosiddetta civiltà del riso.

- la Cina (con 120-150 milioni di abitanti) corrispondenti  alla civiltà del miglio.

- l’Europa occidentale  e i paesi del Mediterraneo  (tra i 75 e gli 80 milioni di persone), che si identificano nella civiltà del frumento.

  Una quarta area, la civiltà del mais identificata nell’America Centrale; sembra improbabile che potesse offrire sostentamento  a più di 30 milioni di abitanti.

   == 

Proseguiremo ad esplorare questo tipo di analisi antropologiche, perché -riteniamo- che ci spiegheranno molti interrogativi che in tanti coltiviamo sugli spostamenti degli uomini all’interno della casa comune: il pianeta Terra.







Parole ricorrenti sui media

 

Il dollaro statunitense (USD), da
tempo considerato la valuta
di riserva globale per eccellenza, 
ha subito un significativo
deprezzamento nelle
ultime settimane
 rispetto a un
paniere di valute principali, tra
cui l’euro (EUR), lo yen giapponese
 (JPY) e il franco svizzero (CHF).




Svalutazione 

Da inizio anno l’euro si è apprezzato dell’11% sul dollaro. La svalutazione del biglietto verde ha destato preoccupazione per le imprese europee che la considerano un dazio aggiuntivo sulle loro merci. Il rafforzamento dell’euro rende infatti i beni importati dall’Ue più costosi per i consumatori americani. D’altro lato, l’euro forte rende più conveniente per l’Europa l’acquisto di prodotti americani, inclusi il petrolio e il gas.

mercoledì 30 luglio 2025

Vita e futuro in territorio di Sicilia (11)

 Vivere nell’entroterra siciliano

Contessa Entellina

(25) Passata la festa, restano i conti da saldare. Noi proviamo a seguire i conti del Comune attraverso l’Albo Pretorio e se non abbiamo capito male (o se non abbiamo letto male) le feste del vino, istituzionalmente competerebbero in tutta Italia farle finanziare alle regioni, ed invece come comunità contessiota, ci costerà un pochettino di soldi. Da contessioti ci auguriamo che porti profitto, ma suggeriamo per la prossima di lasciare agli organi più istituzionali la competenza promozionale, per evitare che nell’immaginario pubblico si crei la convinzione che di sperpero di denaro pubblico possa trattarsi.

=  =

= Con determina 531 del 25 luglio la Giunta ha impegnato  €. 9.000,00 ed ha auspicato un ulteriore soccorso della regione (fino ad arrivare a €. 15 mila).

= Con determina 514 del 23 luglio con affidamento diretto e’ stato dato in “appalto” il servizio di presentazione degli eventi “terre Sicane - wine fest 2025”. Wine fest per €. 1.000,oo.

= Con determina 515 del 23 luglio con affidamento diretto e’ stato dato affidamento diretto il servizio di presentazione dell’evento in programma il 26 luglio ad una giornalista per l’importo di €. 500,00.

=Con successiva determina 216 viene dato incarico diretto al sommelier per l’importo di €. 3.070,oo + iva.

=Con determina 512 apprendiamo che l’intrattenimento musicale costa €. 1.000,oo.

=Con determina 510 apprendiamo  che il noleggio, l’installazione attrezzi costa €. 3.186 + iva 703,13.

=Con determina 508 del 22.07.2025 apprendiamo che la “Navetta transfert con conducente” è costata €. 500,00.

=Con determina 505 del 22.07.2025 i voucher trasporto sono costati €. 500,00.

=Con determina Aa.Gg. 527 del 24.07.2025 per l’affidamento mostra artistica - concorso enologico €. 2100,oo + iva.

=Con determina 526 del 24.07.2025 per l’acquisizione degli effetti televisivi €. 488,oo (iva compresa). 

=Con determina 525 AA.gg. del 24.07.2025 per lavoro occasionale Cooking Show €. 750,oo.

= Con determina 524 del 24.07.2025 e’ stato assunto l’onere di affitto dell’Abazia. Non ci e’ possibile riportare l’onere perché all’Albo e’ dato leggere “Atto soggetto al trattamento della privacy”.

—-

  Non sapremmo dire se qualcosa ci è sfuggito. Se e’ accaduto non esiteremo a correggere o ad integrare. Comunque da una fonte dei promotori abbiamo un testo diffuso anteriormente alla data dell’evento.

——

 Contessa Entellina  il Terre Sicane Wine Fest dal 25 al 27 luglio, un evento dedicato al vino, alla cultura e alle tradizioni del territorio. L'evento, promosso dalla Strada del Vino Terre Sicane e dal Comune, si svolgerà nel cuore del Parco dei Monti Sicani, tra il borgo arbëreshë e l'Abbazia di Santa Maria del Bosco.
 Il festival offrirà degustazioni di vini, incontri con i produttori, cene, spettacoli e momenti di approfondimento culturale, con l'obiettivo di valorizzare i vini autoctoni e la storia del territorio. In particolare, sabato 26 luglio, l'Abbazia Santa Maria del Bosco sarà il centro delle degustazioni, della cucina e degli spettacoli, con un biglietto d'ingresso a pagamento. 
Il Terre Sicane Wine Fest è un'occasione per immergersi nella bellezza e nei sapori autentici della Sicilia, scoprendo le eccellenze enogastronomiche e le tradizioni di Contessa Entellina.


L’Europa nel 1500

La lingua arbereshe è una variante
antica del tosco, un dialetto
meridionale del tosco. Lingua
minoritaria riconosciuta dallo
Stato italiano con una sua
specifica grammatica e vocabolario.
In Sicilia e’ parlata a Piana degli
Albanesi, Contessa Entellina e Santa
Cristina Gela. Gli arbereshe
arrivarono in Sicilia via via
fra il XV  e il XVII secolo, in
seguito alla conquista
ottomana dei Balcani.

(I) -  Alle radici della modernità 

(Al tempo degli arbereshe in Sicilia)

 Non ci risultano disponibili molte fonti  di come fosse strutturata la popolazione mondiale all’alba del 1500, il tempo più o meno prossimo all’insediamento degli arbereshe sul territorio dell’attuale Contessa Entellina. Quello e’ il tempo in cui si iniziano a registrare nelle chiese: 1) matrimoni, 2) decessi, ma non in tutti i paesi europei.

  I censimenti della popolazione sono stati effettuati dalla lontana antichità, non tanto per conoscere la loro consistenza numerica ma per fini prettamente fiscali e militari. Questa pratica venne meno col crollo dell’Impero Romano d’Occidente. Con l’avvento della “modernità “ si cominciò, o quantomeno si ri-provò, ma senza alcuna volontà di farlo seriamente, a censire nuovamente la popolazione (capifamiglia, terreni, bestiame e diritti feudali). Di quelle iniziali intenzioni restano poche testimonianze: Domesday Book (Inghilterra, 1086), Etat  des paroisses et des feudo du royaume de France (Lista delle parrocchie  e novero delle famiglie  del reame di Francia del 1328) e del catasto di Firenze per gli anni dal 1427 al 1430.

  E’ ovvio che nessuno dispone di dati statistici per sapere come era strutturata la popolazione  mondiale (e ancor meno quella siciliana)  all’alba della modernità. Gli studiosi non osano nemmeno supporre quale fosse il difficile equilibrio tra natalità e mortalità, tra ricchezza dei pochi e povertà dei tanti, tra cultura e analfabetismo. Sanno, quasi per partito preso, che in quell’epoca le classi inferiori erano le più svantaggiate, quelle che avevano sempre la peggio.

(Segue)

Parole ricorrenti sui media

La Commissione UE: “L’accordo
politico del 27 luglio 2025 non
è giuridicamente vincolante.
Oltre a intraprendere le azioni
immediate impegnate, l’Ue e
gli USA negozieranno
ulteriormente.

L’export del made in Italy
agroalimentare verso gli
USA (7,8 miliardi di euro
nel 2024) rischia grosse
perdite.








agroalimentare

E’ quella parte del comparto economico nazionale che approvvigiona il Paese di beni fondamentali e primari, cioè gli alimenti. Si tratta di un sistema complesso di attività produttive e di servizio che vanno dallo sfruttamento della terra per ricavarne prodotti agricoli, alla trasformazione e trasferimento al consumatore finale. Vi rientrano coltivazione dei campi, allevamento di animali, pesca; lavorazione di materie prime per ottenere prodotti finiti (come caseifici, panifici, macellerie); trasporto, conservazione e vendita dei prodotti alimentari (come supermercati, ristoranti, mercati).

martedì 29 luglio 2025

Vita e futuro in territorio di Sicilia (10)


 Vivere nell’entroterra siciliano

Contessa Entellina 

(24)La Sicilia, la terra che noi contessioti, noi siciliani abitiamo, possiamo e dobbiamo dircelo, è un'isola complessa e contraddittoria.  È un luogo di luci e di ombre, di bellezza e di degrado, di verità e di menzogne. Qui da noi la storia, la politica e la cultura si intrecciano. E pero’ la cattiveria, che sia Mafia o altro,  riflette gli stessi problemi che sussistono nel resto d’Italia, anzi qui sono più palesi.

**Sciascia non si è limitato a raccontare la mafia come un fenomeno criminale, egli in realtà ha analizzato l’aspetto profondo della società siciliana, da sempre intrecciata con il potere politico e quando possibile anche con quello economico, quello che qualche secolo fa derivava dal latifondo.  E se l’intreccio non dovesse sussistere  amerebbe 

cogliere i benefici che dall’intreccio 

potrebbero sorgere.

**Alcuni studiosi  fanno derivare il nostro modo di essere e di fare (clientelare, rispettoso persino nei confronti della persona malvagia che però può farmi il favore che prima o dopo dovrò ricambiare) come causa e fonte dell'arretratezza e della sfiducia nel cambiamento. 

** Da noi, in Sicilia, è stato improbabile fino a non molto tempo fa che le ingiustizie venissero denunciate. Ed è ancora oggi altrettanto difficile promuovere cultura e verità. Cultura e verità non si addicono agli uomini veri; 

questi sanno che una “parlata” con la persona 

giusta risolve ogni problematica.

Altri tempi: la società contadina

Realtà sociale,

Aspettative, 

Ricordi.

 La vicenda della vita di ciascuno di noi scorre lungo i binari della storia, ora lentamente e ora vorticosamente. Quando proviamo a riflettere sul tempo trascorso mai conseguiamo e mai percepiamo la completezza degli eventi e la modalità con cui essi sono accaduti. E’ come la sequenza di un film, le immagini che conserviamo non sono mai, non costituiscono mai, la sequenza reale, vera di svolgimento della pellicola.  Questa stessa riflessione vale nel tentativo  di voler evocare anni lontani. 

Flash sul contesto umano e 
sociale delle aree interne della
Sicilia nei primi anni’50

La società contadina in Sicilia negli anni
 '50 
era caratterizzata da una profonda
arretratezza e da forti disuguaglianze,
con il latifondo che dominava le campagne
e un'alta percentuale della popolazione
impiegata nell'agricoltura, spesso
analfabeta e 
in condizioni di grande precarietà.

In questo contesto la mafia,
riapparsa  a giocare un
ruolo dal dopoguerra, divenne sempre
più importante, intrecciando legami
con il potere agrario e politico
e sfruttando le tensioni sociali
per accrescere la propria influenza.











Se ci siamo impegnati a ricostruire sul blog qualcosa dello stile di vita anteriori al 1968, degli anni prima del sisma che sconvolse il vivere nella Valle del Belice, teniamo a precisare che ogni ricostruzione è sempre personale ed e’ frutto delle esperienze individuali. Quelli che riteniamo di proporre sul blog non saranno altro che frammenti di vita, pezzi del puzzle dove molto probabilmente sfuggirà il contesto complessivo entro cui gli eventi si andavano svolgendo.

 Ciò che riporteremo in queste pagine vorra’ essere la conclusione della vicenda “Blog” dopo meno di un ventennio di pubblicazioni. Attraverso l’esperienza individuale dell’autore e non solo di lui, e attraverso selezioni, dimenticanze e probabilmente qualche incompletezza sulla natura di ciò che fu la società contadina e su come è stata vissuta al suo interno, arriveremo quindi a chiudere l’esperienza de “Il Contessioto”.

 E’ ovvio che lo stile individuale di scrivere di ciascuno crea discrasia rispetto alla personale e reale  esperienza di vita vissuta. Eppure e’  opportuno riportare i ricordi degli anni cinquanta e sessanta del Novecento, di chi da ragazzino osservava una società fondata da presupposti storici ritenuti ovvi, e che in pochi -allora- osavano giudicare ingiusti e umanamente inaccettabili sotto più sfumature. A Contessa, quando chi scrive era ragazzino con appena dieci anni di età si sentiva dire che da noi, a Contessa, la Mafia non c’era, che essa stava solo a Corleone. 

 Solo anni dopo qualcuno mi spiegò, un antropologo divenuto famoso al livello mondiale, Anton Blok, che quando si dice, o si scrive, che la Mafia non c’è significa che essa è diffusissima in ogni ganglo della società. Noi siciliani sappiamo tutti, fin dalla nascita,  che mafia e politica sono per troppo tempo andati a braccetto e, essendo vissuti per troppo tempo da cittadini precari, abbiamo sempre avuto bisogno delle amicizie per sopravvivere. “Tintu cu un avi amici”, si diceva fino a ieri in piazza. Per scuotere le coscienze ci sono voluti tanti eventi, non secondaria la scoperta dei differenti stili di vita appresi dai nostri emigrati in Germania, Svizzera, Francia e altrove. 

 E pero’ ancora oggi se non conosci nessuno che conti, nessuno che ti ritenga amico, per te i diritti costituzionali del lavoro regolare con i contributi, le festività etc. rischiano di restare scritti sulla carta. Devi essere veramente “amico” per ottenere ciò’ che ti spetta.   Certo! molte incrostazioni del vecchio mondo sono state rimosse col crescere di nuove e diverse coscienze. E grazie sopratutto all’aumentata fascia dei giovani con studi superiori. I quali, però, per realizzarsi, attendono di emigrare, quando noi qui avremmo bisogno proprio di loro.


lunedì 28 luglio 2025

Educazione civica e politica

 Ruoli, responsabilità e funzioni

Con relativa frequenza sul blog ci proponiamo di pubblicare principi e norme di educazione civica. Riteniamo infatti, con Norberto Bobbio, che  attraverso l’impegno culturale e sociale testimoniamo il valore civile e politico della libertà, del dialogo e dell’incontro con l’altro.







La politica? Punti di vista …



La politica fu in un primo tempo l’arte di

impedire alla gente di immischiarsi in ciò 

che la riguarda. In un’epoca successiva si

aggiunse l’arte di costringerla a decidere 

su ciò’ che non capisce.


Paul Valery
scrittore francese
1871-1945

Vita e futuro in territorio di Sicilia (9)

 Vivere nell’entroterra siciliano

Contessa Entellina

Ammontano a modo di esempio
11 milioni e 900mila euro le risorse
europee che la Regione Toscana mette a
disposizione dei propri imprenditori del
vino per l’intervento settoriale della
promozione del vino toscano nei Paesi
extra Ue riguardo ai progetti presentati
nella campagna 2025/2026 e per la
liquidazione dei saldi dei progetti relativi
alle precedenti campagne.

Sicilia
L’attività promozionale è sostenuta
da vari enti, con l’obiettivo di 
aumentare la presenza e la
reputazione dei vini siciliani sui
mercati internazionali. La R.S.
in particolare mette a disposizione
fondi e bandi per sostenere le
aziende vitivinicole che intendono
promuovere i propri prodotti
all’estero.
















22)L’Amministrazione comunale di Contessa Entellina con deliberazione di Giunta n. 92 di tre giorni fa ha concesso un contributo all’Associazione Strada del Vino Terre Sicane per lo svolgimento delle attività di gestione Cantine, reperimento e fornitura ed ospitalità in occasione del Terre Sicane wine fest - edizione 2025. 

Il Comune aderisce a detta Associazione di produttori -sta scritto in delibera-  dal 2003. Si tratta di una Associazione che ha sede a Sambuca di Sicilia e l’erogazione pari a €. 15.000,  origina da un capitolo di bilancio che auspica, almeno alla lettura, il contributo dell’Assessorato Regionale Agricoltura. Anche perché il Comune sul proprio bilancio, con determina 531 del 25 luglio impegna non 15mila euro ma solamente €. 9.000,00.

In data successiva avremo modo -riteniamo- di cogliere dal rendiconto della spesa l’impiego fattone e la sua completa copertura. Servirebbe inoltre conoscere quali siano stati i potenziali benefici per il  territorio e sopratutto per i produttori, al di fuori da quelli pubblicitari.

23La promozione pubblica per i viticoltori in Italia, in particolare per i progetti relativi al mercato extra-UE, è sostenuta da bandi regionali e nazionali che offrono finanziamenti per azioni di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità. Questi bandi mirano a valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole italiane e ad aumentarne la visibilità sui mercati internazionali.

Esistono nel merito, per quanto ci e’ dato conoscere dei Bandi regionali: Regione Toscana-Regione Emilia-Romagna. Sono disponibili oltre 7 milioni di euro per progetti regionali e multiregionali che promuovono i vini a marchio DOCG, DOC, IGP o IGT, spumanti o varietali di almeno due regioni diverse. I progetti multiregionali devono avere sedi operativa in entrambi le regioni coinvolte. 

Bandi nazionali:  Vino:  OCM Vino 2024-2025, con una dotazione di 98 milioni di euro, promuove i vini italiani sui mercati extra-UE. 

Bando MASAF: Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha pubblicato un bando per la promozione del vino italiano nei mercati extra-UE, con progetti che dovranno essere realizzati tra il 16 ottobre 2025 e il 15 ottobre 2026

In sintesi: le aziende vitivinicole possono partecipare ai bandi regionali e nazionali per ottenere finanziamenti per progetti di promozione, che possono includere relazioni pubbliche, pubblicità e partecipazione a eventi e fiere internazionali. 

*** Viene da chiedersi a che pro’ la festa a Santa Maria del Bosco?

L’ambiguità in politica (2)

“La politica in Sicilia è più complessa della 
fisica”. Parola dello scienziato Antonino 
Zichichi, ex assessore ai Beni Culturali

* *. *
La "cattiva politica siciliana" è un 
tema complesso e spesso dibattuto.
 
Si può elencare una serie di problemi 
che affliggono l'isola da tempo, tra 
cui: disoccupazione e sottosviluppo 
economico, infrastrutture carenti e 
malandate, alto tasso di emigrazione
corruzione e infiltrazioni mafiose.


Molti siciliani, soprattutto giovani, sono 
costretti a lasciare l'isola in cerca di 
opportunità di lavoro e migliori 
condizioni di vita altrove. 
Questo 
fenomeno, noto come "fuga dei cervelli", 
priva la Sicilia di risorse umane preziose.




Ci proponiamo di porre per qualche tempo

attenzione alla politica nazionale, regionale e a quella

territoriale. Lo faremo riflettendo

su leggi e atti pubblici, ossia sui frutti della politica e

consultando persino l’Intelligenza artificiale. 

L'ambiguità in politica si manifesta sia come tattica che come conseguenza dell'ambizione personale (egoistica). I politicanti ambigui specialmente nella nostra Sicilia possono farne ampio uso per attrarre gruppi di elettori, evitando sempre lungo il corso della loro vita di prendere posizioni chiare (coerenti) su temi controversi, o per adattarsi a diverse situazioni politiche. Una volta stanno a destra, un’altra possono avere addirittura militato in Rifondazione Comunista, altre nel Pd, altre …. … Tuttavia, l'ambiguità può anche derivare dalla difficoltà di conciliare diverse ambizioni personali o obiettivi politici, o dalla paura di perdere consenso. L'ambizione può spingere i politici a cercare il potere e l'influenza, e l'ambiguità può essere un mezzo per raggiungere tali obiettivi. 
Ambiguità come tattica:
Politici ambigui usano dichiarazioni vaghe o contraddittorie per evitare di alienare specifici gruppi di elettori. Questa strategia riesce utile in campagne elettorali o in situazioni in cui è necessario ottenere supporto da diverse fazioni, le più antitetiche fra loro.
Ambiguità come conseguenza dell'ambizione 
L’ambizione può portare i politicanti a fare promesse che poi non riescono a mantenere, o a prendere decisioni che sembrano incoerenti. In questi casi, l'ambiguità può essere un tentativo di nascondere la mancanza di coerenza o di evitare le conseguenze delle proprie azioni. 
L’ambiguità e ideologia:
L'ambiguità può essere collegata a una mancanza di chiarezza ideologica. Un politico che non ha una propria convinzione su determinati temi può essere più incline all'ambiguità, cercando di mantenere un'immagine neutrale per evitare di perdere consenso. 
Ambiguità e immagine pubblica:
L’ambiguità può influenzare la percezione pubblica di un politico. Da un lato, può essere vista come segno di flessibilità e adattabilità, dall'altro, può essere interpretata come mancanza di integrità o di coerenza. 
L’Ambiguità e potere:
L’ambizione può portare a strategie politiche che includono l'uso dell'ambiguità per acquisire e mantenere il potere. Questo può avvenire attraverso compromessi, manipolazioni o la creazione di alleanze instabili. Fra chi può aver iniziato da Rifondazione comunista e attraversato l’intero arco degli schieramenti politici.
In sintesi, l'ambiguità e l'ambizione in politica sono strettamente legate. L'ambiguità può essere una scelta strategica per raggiungere obiettivi politici, ma può anche essere una conseguenza delle ambizioni personali e delle difficoltà nel conciliare diverse priorità.

domenica 27 luglio 2025

Preoccupazioni degli ambientalisti

 Bruciano le Riserve siciliane
Dal 15 al 16 luglio in Sicilia
sono stati effettuali oltre
32mila interventi dei Vigili
del Fuoco. 

La Sicilia, come sistematicamente avviene ogni estate, brucia. E’ la triste storia che si ripete ogni estate.

 Gli incendi mandano in fumo migliaia di ettari di aree rimboschite che creano casi drammatici con potenziale pericolo per le persone. In totale nell'isola, secondo le prime stime, in queste giornate di incendi 2000 ettari sono andati in fumo. Danni per economia territoriale, per l'agricoltura, per gli animali, per la natura.

 Balza in evidenza il dato degli incendi boschivi, 1500 in un mese e Legambiente Sicilia fa sapere: «Brucia il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e la speranza per un futuro basato sulla bellezza. Ed in questo momento, in cui si avvia la conta dei danni, l’emergenza purtroppo non è ancora finita, alimentata dalle alte temperature e dall’acuirsi della crisi climatica». Per Legambiente Sicilia occorre «applicare in pieno le norme esistenti e introdurre nuovi e più radicali strumenti». E inoltre bisogna potenziare «sia le azioni di presidio e controllo del territorio, anche con l’uso delle forze dell’ordine e con l’esercito in caso di allerte meteo, sia le dotazioni e il personale addetto allo spegnimento, per intervenire con maggiore tempestività».

 Critiche al governo regionale Schifani giungono anche dalle opposizioni che lamentano la mancanza di un piano strategico di programmazione e di intervento concreto ed efficace. Schifani replica che si tratta di «attacchi ingiusti» e afferma «di aver fatto tutto il possibile».


L’amico cane (12)

 Oggi -27 luglio- è la Giornata mondiale del cane randagio. La pagina del ministero della Salute che raccoglie i dati sul randagismo nelle Regioni secondo più’ media sarebbe incompleta a causa dei deficit di comunicazione da parte degli enti locali, e peraltro fotografa la situazione al 31 dicembre 2022. 

 I numeri «ufficiali» dicono che nel 2022 erano stati accolti nei canili sanitari 67.567 cani, altri 22.040 sono entrati nei canili rifugio, 20.357 sono stati restituiti ai loro proprietari (si tratta sostanzialmente di quelli che si erano smarriti e che dopo essere stati accalappiati sono stati custoditi temporaneamente in attesa di rintracciare le loro famiglie); 32.620 sono stati dati in adozione.

Tra i molti dati mancanti ce n'è uno su tutti che spicca ed è quello relativo al numero degli animali vaganti, che sappiamo essere un esercito ma non sappiamo di quante unità composto. La Giornata del cane randagio  si celebra oggi, è’ caratterizzata dagli abbandoni che in questa fase pre-vacanze raggiungono il loro picco e da più parti arrivano appelli ad occuparsi anche di “loro”. Un “loro” indefinito, perché - appunto - non sappiamo bene come sia composto. E allora bisogna affidarsi alle stime che parlano di circa 6-700 mila animali sparsi sul territorio nazionale, con una prevalenza nelle regioni del Sud dove i cani di strada sono ancora considerati una sorta di normalità. 

 Anche a prescindere dalla legge, che imporrebbe di occuparsene.

Altri tempi: la società contadina

I mulini ad acqua
nel corso dei secoli
della modernità’, dal ‘500,
 e poi della contemporaneità,
nell’area contessiota e in quella
ad essa prossima, sono
stati gestiti per conto della
Baronia e/o del Monastero
di S. Maria del Bosco
dai Clesi.

I mulinara = Nei secoli, dal ‘500 alla prima metà  del ‘900, 
a Contessa Entellina, significò i “Clesi”

A cominciare dall’alba della fondazione della nostra Contessa Entellina, quella qualifica lavorativa (i mulinara), che oggi diremmo qualifica artigianale, e fino a ieri (anni sessanta del Novevento, pre-terremoto del Belice) ha sempre caratterizzato famiglia e antenati di chi ancora oggi continua, dopo due decenni, a scrivere e talvolta ad evocare sul blog storie e situazioni umane e sociali locali e non. 
===

Nei miei ricordi da ragazzino, anni cinquanta e sessanta, c’è’ tanta gente che per additarmi e individuarmi usava farlo come  “i biri Pitrinut mulinari” (il figlio di Pietro, il mugnaio). La stessa modalità di riferimento veniva rivolta ai miei due cugini (i biri Pipinut mulinari).

Ritenendo che il ciclo del blog possa volgere verso la conclusione per ragioni di ordine personale, penso sia buona cosa evidenziare e mettere in luce, le buone e belle ragioni fattuali e storiche, di quel modo di essere stato tanto a lungo identificato, di quell’appellativo. Questa volontà mi consente di rendere buone ragioni ai miei antenati e al ruolo e alla funzione da essi assolto non solo  a Contessa, ma in vasta parte della Valle del Belice.

Mi piace, pero’, raccontare un episodio che mette in luce la diffusione del cognome Clesi. Più o meno tre anni fa  per dei controlli medici ero seduto in un corridoio della asl di Corleone in attesa di essere chiamato dall’infermiera e accedere nello studio medico.
Quando l’infermiera chiamo’ “Clesi!” io, ed anche una anziana -forse ottantenne-  signora, mi alzai per entrare nella stanza, ma la signora sostenne di essere stata chiamata lei. Io comunque lasciai che entrasse stante l’età avanzata. Quando essa completò la sua visita di controllo ho appreso che pure essa possedeva il cognome Clesi. Pure essa sapeva che suo nonno proveniva da Contessa e che aveva svolto l’attività di mugnaio a Roccamena.
= =
La vicenda dei Clesi mugnai, di fatto fino alla generazione vicina a chi scrive, affonda le radici nella realtà medievale e feudale della Valle del Belice, nel regime delle corporazioni professionali chiuse. Mi piace riportare in prosieguo altre situazioni capitatemi con dei Clesi di San Cipirello, il cui bisnonno proveniva da Giuliana e i cui bisnonni e nonni erano stati mugnai. E per costoro, mio nonno aveva sempre riferito che egli aveva cugini a Giuliana. 

Ecco una buona ragione per esplorare la “corporazione dei mulinara” in generale, per poi addivenire alla dilatazione sul territorio dei Clesi, sopratutto nella Valle del Belice.



La domenica serve anche per riflettere

 Roma e Costantinopoli sono più vicine

Papa Francesco e il
Metropolita
di Calcedonia.


Il processo di avvicinamento tra la Chiesa di Roma e quella dell’antica Bisanzio, dopo lo scisma del 1054, e’ sicuramente complesso ma tuttora in corso. Ci sono stati e continuano ad esserci tentativi più che frequenti di riconciliazione fra le due chiese.
Contesto storico: Lo Scisma del 1054 segnò la separazione formale tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa, con radici nelle dispute teologiche, politiche e culturali.
  • Tra le cause dello scisma, vi furono le divergenze sull'autorità papale e sull'aggiunta del Filioque al Credo niceno. Il Filioque, afferma che lo Spirito Santo procede sia dal Padre che dal Figlio, fu inserito dalla Chiesa di Roma ma non da quella di Bisanzio. 
  • Il primato del vescovo di Roma, considerato il capo supremo della Chiesa da parte dei cattolici non venne mai accolto dai bizantini, fu un altro punto di frizioni.
  • Nonostante lo scisma, sono tuttavia sempre esistiti tentativi di dialogo e riconciliazione tra le due Chiese.
  • Il Concilio di Firenze nel XV secolo cercò di riunire le due Chiese, ma non ebbe successo a lungo termine. Il Concilio Vaticano II (1962-1965) segnò una svolta importante nel dialogo ecumenico, con un rinnovato interesse per la riconciliazione con le Chiese ortodosse. 
  • Negli ultimi decenni, ci sono stati frequenti incontri tra i leader delle due Chiese, scambi di visite e dichiarazioni comuni che hanno contribuito a migliorare le relazioni. 
  • La strada verso la piena unità è ancora lunga e complessa, lo riconoscono le due parti, con questioni teologiche e pratiche da risolvere, ma il dialogo e la collaborazione tra le due Chiese continuano e sono sotto gli occhi di tutti i media con la speranza di superare le divisioni del passato e di costruire un futuro di unità e comprensione. Gli osservatori ammettono che il ruolo storico e politico delle due sedi è cambiato.I nostri giorni sul piano mondiale sono 
  • caratterizzati da forti tensioni e contrasti, 
  • eppure portano in sé poderose spinte verso 
  • l’unificazione, di cui una prova e’ quella 
  • parolina che ciclicamente viene spesso 
  • dimenticata: dialogo. Questa parola, sulla 
  • base dell’esperienza, della riflessione e della 
  • maturità, va progressivamente arricchendosi
  •  di significati, nel campo della politica, delle 
  • religioni, degli studi di ogni campo. In ambito 
  • religioso/cristiano ha assunto una connotazione 
  • specifica: ecumenismo. 


sabato 26 luglio 2025

Vita e futuro in territorio di Sicilia (8)

Vivere nell’entroterra siciliano

Contessa Entellina 

19) Il Patronato Inca è l’ente di assistenza sociale e tutela, riconosciuto dal Ministero del Lavoro, che offre supporto ai lavoratori, pensionati e cittadini in generale nelle pratiche previdenziali, assistenziali e relative alla sicurezza sociale. È un'emanazione della CGIL  e opera per garantire il conseguimento di prestazioni in materia di sicurezza sociale e previdenza. 

20Cosa fa il patronato sindacale INCA? Svolge consulenza e assistenza, ossia fornisce informazioni, consulenza e assistenza nella presentazione di domande e pratiche relative a: 
=Pensioni: calcolo, domande di pensione di vecchiaia, invalidità, reversibilità, ecc.
=Sicurezza sociale: infortuni sul lavoro, malattie professionali, disoccupazione, ecc.
=Assistenza: invalidità civile, assegni familiari, reddito di cittadinanza, permessi di soggiorno, ecc.
  • =Previdenza complementare: per ottenere prestazioni erogate da enti italiani o esteri.
  • = = = 
  • 21) Dopo qualche giorno di mancato funzionamento il sito dell’Albo Pretorio del nostro comune, Contessa Entellina, obbligatorio in tutti i comuni d’Italia, ieri ha ripreso a funzionare. La pausa è durata un paio di giorni. Insisteremo nell’invitare la cittadinanza a consultarlo giorno dopo giorno. La ragione? Il nostro Comune e’ uno dei pochi in Sicilia, in Italia ed in Europa a non avere in Consiglio Comunale un gruppo politico di minoranza. Non solo un gruppo, nemmeno un consigliere che non aderisca alla maggioranza. E ciò e’ inimmaginabile in un Paese (L’Italia) a regime democratico. I gruppi di minoranza in democrazia hanno un ruolo più rilevante, viene da scrivere, del gruppo di  maggioranza. Non esiste democrazia senza che esista un gruppo di “opposizione” o comunque di minoranza a cui compete il ruolo di”controllo”. L’opposizione ha infatti il ruolo rilevante e significativo di verificare, atto dopo atto amministrativo, l’operato della maggioranza. E ciò e’ responsabilità di chi avrebbe dovuto al tempo giusto attivarsi e non lo ha fatto.