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giovedì 15 dicembre 2022

Natale dei Cristiani. Cosa intendiamo -o quanto meno- cosa abbiamo capito

Riflessioni in breve (1) 

Il Cristianesimo, che ad oggi si rappresenta al mondo su più articolazioni, ebbe inizio con la vita, la predicazione, la morte, la risurrezione e l'ascensione di un personaggio, un uomo di origine ebraica, Gesù, che per l'intero mondo cristiano viene riconosciuto come il Figlio di Dio. 

 Le radici del Cristianesimo però si rifanno, si allacciano, alla tradizione ebraica dal momento che esso si presenta come "Nuova Alleanza" rispetto ad una circostanza precedente, più antica.

 La vita di Gesù, il quale si autocomprendeva come "Messia" e le cui  interpretazioni su di Lui sono raccolte nel Nuovo Testamento (Vangeli, Epistole e altri scritti risalenti generalmente al primo secolo), induce a riconoscere che Egli era, ed è,  l'iniziativa dell'Eterno (Dio) per instaurare il suo regno nel mondo.

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Il messaggio di Dio sul mondo fu portato da Gesù attraverso l'insegnamento su: perdono, peccati, guarigioni. Questi temi -a loro volta- sembrarono e/o diedero la sensazione che a parlare e ad operare fosse Dio stesso. "Chi ha visto me ha visto il Padre" si legge su uno dei Vangeli. E tuttavia Gesù parlò di Dio e con Dio riferendosi a Lui come Padre (Abbà). Da qui quell'iniziale interpretazione cristiana che Egli fosse sia Dio che uomo.

(Segue)

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