Vengono prorogati alcuni benefici
I fondi messi a disposizione serviranno per confermare anche nei primi mesi del 2023 una linea di intervento già adottata nello scorso anno con:
- crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas con aliquote che passano dal 30 e 40 per cento al 35 e 45 per cento;
- riduzione dell’IVA sul gas;
- riduzione dell’IVA per il teleriscaldamento e per il pellet;
- contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas;
- proroga del bonus bollette per le famiglie più fragili dal punto di vista economico con soglia ISEE che sale da 12.000 a 15.000 euro.
Per ora gli interventi coprono il primo trimestre del prossimo anno, ma il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, durante l’audizione dinanzi alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato del 2 dicembre, ha già annunciato:
“È vero che le risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2023 coprono le politiche di contrasto al caro energia limitatamente al primo trimestre dell’anno prossimo. Ma a fine marzo, con la predisposizione del Programma di Stabilità 2023, il Governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia. Sarà, comunque, una priorità del Governo quella di mettere in campo interventi per controllare e monitorare il livello dei prezzi al fine di evitare traslazioni di costi ingiustificati dei prezzi di beni di prima necessità”.
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