Cercavano un futuro e si sono scagliati qua. Dobbiamo cambiare politiche migratorie. Lo Stato deve essere per forza comunità, abbiamo aderito alla Comunità Europea per condividere la sovranità. E l'Europa lo deve capire per gestire i flussi migratori, per andare a parlare con gli altri Paesi. Una Europa che deve aiutare e no pensare ai blocchi navali". Lo ha detto a Lampedusa il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, al termine della marcia in ricordo delle vittime del naufragio del 2013. "Credo che le strade siano tracciate, - ha aggiunto - vanno solo percorse, come questi naufraghi che cercano di riprendere in mano le proprie vite".
Sono stati poi letti i nomi dei 368 morti.
Carlo Cottarelli, economista e neo eletto parlamentare
Corriere della Sera di oggi: aumentano i ricorsi al TAR per bocciature/cattivi voti a scuola. È una tendenza pericolosa: i genitori scaricano sui docenti le carenze scolastiche dei figli, deresponsabilizzandoli. Servono giovani promossi per merito loro, non per merito del giudice.
Martino Loiacono, docente e comunicatore, esperto di pubbliche relazioni e comunicazione politica.
Una parabola interessante quella di Meloni. Prima erano denunce ai poteri forti e al sistema. Oggi sono appelli all’unità e al senso di responsabilità. E, magari, con l’aiuto di tecnici “non eletti da nessuno”.
Giulia Cortese, giornalista
Il Fatto Quotidiano è il primo giornale occidentale che riconosce la legittimità del referendum di annessione del Donbass alla Russia. Ogni commento è superfluo.
Jacobo Jacoboni, giornalista
Il generale Petraeus, ex capo della Cia e generale dell'esercito in pensione: “Se Putin usasse armi nucleari in Ucraina, gli Stati Uniti distruggerebbero ogni truppa russa in Ucraina, Crimea e mar Nero”.
Grazia Longo, giornalista
Non dimenticherò mai le bare delle 368 vittime, nell’hangar dell’aeroporto di Lampedusa, dopo il naufragio del 3 ottobre 2013. Dopo 9 anni siamo ancora qui a fare i conti con l’emergenza migranti. Soccorrere e integrare è un nostro dovere. Non scordiamolo.
Flavia Fratello, giornalista
200 persone, donne soprattutto, sono state ammazzate in Iran da quando il 16 settembre scorso sono iniziate le manifestazioni per la morte di Masha Amini . 200. La voglia, il bisogno di libertà di queste persone dovremmo ricordarcelo sempre.
Leonardo Becchetti, economista
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