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sabato 2 luglio 2022

Era il 2 Luglio

 1857

Muore Carlo Pisacane, rivoluzionario e patriota italiano, ucciso in seguito al fallimento della sua spedizione a Sapri.

1871

Vittorio Emanuele II di Savoia entra solennemente in Roma dopo averla conquistata a discapito dello Stato Pontificio.

Quando venne proclamato il Regno d’Italia, il 17 marzo 1861, l’unificazione era rimasta incompiuta a causa della mancata annessione di Roma e del Veneto. Con la Convenzione di settembre del 1864, con cui il governo italiano si impegnava a tutelare lo Stato Pontificio e a trasferire la capitale da Torino a Firenze, le truppe francesi di stanza a Roma si ritirarono definitivamente. Nel 1867 Giuseppe Garibaldi organizzò una spedizione che fu respinta dalle milizie pontificie con l’appoggio di un corpo di spedizione francese inviato da Napoleone III. La svolta arrivò con la guerra franco-prussiana: con la caduta di Napoleone III cadde anche il maggiore ostacolo alla definitiva annessione dei territori rimasti fuori dai confini del Regno. I bersaglieri attaccarono Roma e si aprirono una breccia a Porta Pia il 20 settembre 1870, conquistando militarmente la futura capitale. Nonostante l’emanazione della legge delle Guarentigie del 13 maggio 1871, che riconosceva il papa come sovrano indipendente con il possesso (ma non la proprietà) dei palazzi e dei giardini del Vaticano e del Laterano, della cancelleria di Roma e della villa di Castel Gandolfo, Pio IX non accettò mai le condizioni poste dal nuovo Stato unitario. La dissoluzione definitiva dello Stato pontificio arriverà con la proclamazione di papa Leone XIII del 20 settembre 1900.

1897

Guglielmo Marconi brevetta, a Londra, la radio.

1990 

In Arabia Saudita 1426 pellegrini muoiono schiacciati dalla folla alla Mecca.


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