LUOGHI CELEBRI E CARATTERI DEI SICILIANI
di
Patrick Brydone
Nota: come già fatto per i precedenti autori del Grand Tour della Sicilia, frazioneremo pure l'Opera di Brydone in più puntate.
Il testo che proponiamo è sostanzialmente un romanzo epistolare, composto da lettere (fittizie) che l’autore avrebbe mandato a William Beckford di Somerley. In realtà, è una rielaborazione degli appunti del viaggio compiuto realmente dallo scienziato scozzese in Sicilia e a Malta tra il 15 maggio e il 29 luglio 1770.
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I banditi ed il corpo di guardia
Mi è possibile ora darti qualche cenno più preciso sulla mia conversazione con Mr. M... che, come ho detto, ha tutta l'aria di essere un uomo molto intelligente. E' poi uno che risiede qui da molti anni.
Mi ha raccontato che in certi casi questi banditi si comportano come le persone più rispettabili dell'isola, ed hanno il concetto più alto e romantico di ciò che chiamano il loro punto d'onore. Per quanto criminali possano essere nei riguardi della società in generale, hanno sempre serbato la più incrollabile lealtà. tra di loro come anche verso qualsiasi persona a cui abbiano data la loro parola. I magistrati sono stati spesso costretti a proteggerli e perfino a blandirli, data la fama di cui godono di gente disperata e pronta a tutto, e così vendicativa che ucciderebbero senza esitare chiunque li abbia in qualche modo provocati. D'altra parte non si è mai sentito dire che chi si sia messo sotto la loro protezione e abbia dimostrato di avere fiducia in loro abbia avuto a pentirsene o abbia avuto torto un capello; al contrario, essi lo proteggerebbero contro qualsiasi soperchieria e sdegnerebbero anche a prezzo della vita se necessario. Di conseguenza, quanti di loro si sono messi al servizio della società sono conosciuti e rispettati dagli altri banditi in tutta l'isola, e le persone da loro scortate sono considerate sacrosante. Ecco perché quasi tutti i viaggiatori preferiscono assoldare un paio di questi individui da città a città, e viaggiare attraverso l'intera isola sani e salvi. Per meglio illustrare il loro carattere. Mr. M... raccontò due episodi, accaduti soltanto due giorni fa e ancora sulla bocca di tutti.
Alcune persone furono sorprese a scavare in un luogo dove si credeva fosse stato nascosto un tesoro durante l'infuriare della peste. Poiché ciò era stato proibito sotto le pene più severe, mi colpevoli furono immediatamente imprigionati, ed era logico che sarebbero stati trattati senza misericordia; ma fortunatamente per gli altri si dava il caso che nel gruppo ci fosse uno della congrega. L'uomo scrisse al principe di Villa Franca, adducendo degli argomenti così persuasivi che furono immediatamente rimessi in libertà tutti quanti.
Basta questo a mostrare l'influenza che hanno sull'autorità civile. L'altro episodio ti darà un'idea perfettamente adeguata della loro ferocia e dell'assurda mescolanza di vizio inveterato e di virtù (se posso usare questo termine) che a quanto pare governa le loro azioni. Avrei dovuto già dirti dell'abitudine che hanno di chiedere denaro in prestito ai contadini, i quali non osano mai rifiutarsi di darne. Una volta promesso di restituire il malloppo, sono di solito puntualissimi nel mantenere la promessa, sia per la scadenza che per il valore della somma: di più, preferirebbero derubare e assassinare un innocente, piuttosto che venir meno al pagamento il giorno convenuto, e difatti si sono trovati spesso obbligati a ricorrere a mezzi simili al solo scopo (dicono loro) di adempiere agli impegni e salvare l'onore.
(Segue)
Per leggere la pag 1d, pigiare Q u i
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