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venerdì 29 luglio 2022

Il Cinquecento e la Modernità. Tante le novità, oltre al fatto che sorge Kuntisa (2)

L'intolleranza religiosa

 Il 1492, oltre alla "scoperta" dell'America,  era stato l'anno in cui gli eserciti dei "re cattolici"  di Spagna espugnando "Granada"  posero fine alla presenza musulmana in terra iberica che durava dall'VIII secolo. Da subito fu avviata la "cristianizzazione" libera e soprattutto "forzata" dei territori riconquistati, che però fu -pure- reinterpretata dirigendola anche contro le comunità ebraiche, concedendo a queste pochi mesi per abbandonare il territorio iberico e tutti quegli altri  dove comunque si estendeva l'influenza iberica: quindi anche in Sicilia (e molti altri territori).

 A modo loro le autorità spagnole non pensarono mai di essere intolleranti, né di intromettersi in un campo religioso che nulla aveva a che fare col governo civile dei loro domini. E però iniziò quel forte irrigidimento da parte delle autorità civili e delle gerarchie cattoliche; queste ultime affidarono la "persecuzione" alla "Suprema Inquisizione di Castiglia e di Aragona" per conseguire la "purezza della fede" in tutti i domini di Spagna, quindi compresa la Sicilia.

 Nell'area dove -in quegli anni- i primi gruppi arbëreshe iniziavano a costituire (in Sicilia) la comunità di Kuntisa esistevano, a Bisacquino ed a Giuliana, forti presenze ebraiche. In entrambi i due paesi ora ricordati esistono ancora ai nostri giorni -in buona o discreta conservazione- resti edilizi con tratti architettonici dei "quartieri ebraici". Di fronte alle cospicue minoranze  non cristiane presenti in tutti i domini dei regnanti di Castiglia e d'Aragona che non aderivano all'afflato religioso che colorava l'ideologia religiosa dei regnanti, per sottrarsi alle persecuzioni iniziò -in quel periodo- un processo, anche a Bisacquino e Giuliana, di conversioni e di camuffamenti che indusse piccoli gruppi di famiglie a trasferirsi nella ancora non istituzionalizzata comunità di Kuntisa, dove "culturalmente", era assente l'avversione alla convivenza su presupposti religiosi. 

 Se nella nascente Kuntisa era possibile trovare tolleranza ed ospitalità per i "marrani", in più parti dell'Europa -sempre all'alba di Kuntisa- stava pure per avviarsi un ulteriore e non meno violento fronte di contrasti religiosi: La "riforma protestante".

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