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giovedì 26 novembre 2020

Poche righe. Alle origini di Contessa E. (1)

Nella ricorrenza del 500° dall'ufficiale istituzione della piccola "università feudale" di Kuntissa.

XVI Secolo

Dal momento che Kuntissa si accingeva -nel 1520- a divenire "Università", ossia realtà comunitaria giuridicamente riconosciuta, seppure realtà feudale e realtà esclusivamente rurale, si posero numerosissimi problemi non da poco.

--Come mantenere lo status di comunità, di Università, stante che era stato difficile raggiungere il numero di abitanti sufficienti e necessari all'istituzione;

--Quale sarebbe stato il grado di autonomia da rivendicare e quale potenzialmente perseguibile in quell'ambito territoriale di interesse esclusivamente agricolo e dove non esistevano diritti della gente comune ma solamente doveri ed obblighi verso la Signoria;

--Come districarsi nella complessa forma di governo esistente nel Regno di Sicilia ove esisteva una più che articolata stratificazione sociale; 

--Necessità di portare avanti una ampia, per allora, attività edilizia sia pure per ambienti prettamente contadini e privi di pretese di qualsiasi tipo;

--Come fare fronte alla pressione di tipo fiscale e censuaria fissata nei Capitoli e per gli altri oneri nei confronti della monarchia; in realtà per questo ultimo tipo di imposizione fu concessa -ma era regola generale- una tregua di un paio di decenni; 

--Come procedere all'onere di dotare di mura il centro abitato;

Varie altre furono le novità e le prescrizioni per gente che nella terra di origine non aveva conosciuto il regime feudale e qui cercava di salvare per quanto possibile la propria identità.

I Cardona da parte loro si occuparono di alcune, delle più rilevanti problematiche istituzionali, quelle del governo locale. Scelsero loro infatti -ed era ovvio nel Cinquecento- il personale che avrebbe dovuto gestire la struttura comunitaria, diremmo oggi, amministrativo-legale della nascente realtà comunitaria. Personale che fecero arrivare dal messinese dove essi frequentemente risiedevano col ruolo di vice-regnanti in nome della Corona di Spagna. Dal messinese perchè lì era ancora solida, e in più località addirittura maggioritaria e vitale, la  popolazione di religiosità e tradizione bizantina, quella che aveva resistito ai mussulmani e che non si era fatta assimilare nè dai normani, nè dagli svevi, nè dagli angioini etc.

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Nota:

Con cadenza periodica pubblicheremo per l'intero 2021 una paginetta di "Poche righe". Cronaca su sfondo storico-politico. Se Dio vorrà.

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