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venerdì 27 novembre 2020

Contessa Entellina e Territorio. Cosa c'è da valorizzare (9)

Antiche e recenti fonti su Santa Maria del Bosco.

  Presso l'Archivio di Stato di Palermo è possibile consultare il "tabulario" del monastero di Santa Maria del Bosco costituito da 719 pergamene e 18 documenti cartacei che abbracciano un arco cronologico compreso tra il XIII e il XVIII secolo.

Interessanti sono anche le cronache di Padre Olimpio da Giuliana, abate del monastero (Memorie antiche del monastero di Santa Maria del Bosco. Manoscritto del 1582 postillato da Torquato Tasso, a cura di A.G. Marchese, llaPalma, Palermo-Sao Paulo, 1995).

  Rilevante è il volume curato da Antonino G. Marchese, L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, diffuso dalla Provincia Regionale di Palermo nel 2006.

   Ai nostri giorni esiste su quel monumento una vastità di opere che danno di esso la quasi nitida fotografia del ruolo che in quanto abbazia ha avuto nell'ambito del potere religioso in Sicilia, rispetto al Papato, rispetto ai Vescovi di Palermo e di Agrigento. Rispetto pure alla monarchia dall'inizio della modernità (1500).

  Studiando la storia di quel monumento, l'opera storicamente svolta su vasti territori della Sicilia Occidentale dall'Abbazia benedettina, è difficile -anzi impossibile- capire oggi la ragione per cui gran parte dei beni artistici provenienti da Santa Maria del Bosco si trovino, siano finiti, a Monreale.

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