Da uno dei tanti quaderni di appunti e riflessioni che conservo riprendo il brano che qui sotto riporto. Non saprei riferire nè dove ho attinto nè quando e perchè l'ho conservato.
Quando arriva la "modernità"
nella vita di ciascuno
Con l'inizio dei tempi moderni (XVI secolo) mentre Dio andava lentamente abbandonando il posto da cui aveva diretto l'Universo ed il suo ordine di valori, da cui aveva separato il bene dal male e dato un senso ad ogni cosa, Don Chisciotte (=l'uomo che non si era assuefatto) uscì da casa e non fu più in grado di riconoscere il mondo fino al punto di ingaggiare folli combattimenti contro i mulini a vento.
Il mondo e l'ordine dei suoi valori, in mancanza del Giudice Supremo, apparvero, in quell'alba della modernità, a Don Chisciotte che era cresciuto secondo i valori medievali della cavalleria, all'improvviso, in una temibile ambiguità, quella che fino ad allora era stata l'unica Verità gli appariva adesso -al sorgere della modernità- divisa, scomposta in centinaia di verità relative, che gli uomini a loro discrezione si spartivano fra loro.
Nacque così, con queste sensazioni, il mondo dei Tempi moderni, figlio di tante, troppe verità.
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