Civiltà, si insegna nelle scuole occidentali, è non solamente sviluppo e conoscenza tecnologica o benessere economico, ma anche e sopratutto spirito di apertura e di curiosità per chi dal punto di vista civile e/o religioso la pensa diversamente. Civiltà è rispetto dell'altro indipendentemente se segue o meno una filosofia o un credo diverso dal mio. Questa e' la linea di condotta civica dell'Unione Europea e questa è stata da sempre la linea di condotta (quanto meno teorica) del Cristianesimo, crociate e guerre guitate da Alessandro VI, e non solamente da lui, a parte.
Eppure nel terzo millennio esistono eserciti a disposizione di tutti gli stati per la difesa dei propri stili di vita e dei propri valori. Si da per scontato quindi che esistono dei nemici.
Eppure ai nostri giorni, nelle ore in cui stiamo a seguire la virulenza del coronavirus che non conosce confini, c'è gente che si ammanta di valori religiosi per ammazzare altra gente di cui non conosce né generalità né filosofie di vita, in nome di cosa? del Dio clemente!.
È evidente che ancora nel terzo millennio esistono rigidità umane che la "civiltà", la crescita umana, non è riuscita a smussare. Avvalersi di testi sacri per arrecare danno a sconosciuti, ad esseri umani, non è, e non puo' essere mai né fatto religioso né espressione di civiltà. Allora cosa è?
Istintivamente siamo portati a pensare che è da un lato comportamento di inciviltà e di frustrazione umana, dall'altro è conseguenza dell'ingiusta e "pesante" suddivisione economica delle risorse del pianeta. Invocare il Dio Clemente, che si chiami Allah o altro, è una strumentalizzazione da parte di fanatici che amano ammantare la loro istintiva violenza e frustrazione religiosa. Ammazzare gente che lavora, si adopera per la propria crescita individuale e comunitaria, che vive la propria individualità inseguendo propri progetti e ideali, è disumanità, è delinquenza, non ha nulla di religioso. Punto.
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