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venerdì 13 novembre 2020

Riflessioni sulla Storia (8)

Trattegiamo il sistema feudale: 

il sistema che gli arbëreshë 

sconoscevano prima di arrivare in Sicilia

 Albanesi, chi sono ? chi erano?

Tutti gli stati balcanici cominciano ad entrare individualmente, con una propria fisionomia, nella storia europea dopo l'anno mille, quando la potenza sia culturale che militare dell'Impero Romano d'Oriente comincia a mostrare delle crepe, molte delle quali inflitte  non tanto dai mussulmani ma dai crociati che piuttosto che andare a presidiare Gerusalemme dalle ondate saracene preferivano indirizzarsi nella ricca Costantinopoli.

Via via -sia pure tra vittorie e sconfitte- cominciarono ad affermarsi come entità autonome la Bulgaria, la Serbia  e poi nel contesto lento e non sempre lineare cominciarono ad emergere pure le ulteriori popolazioni rumene ed albanesi. Le fonti scritte dell'Impero costantinopolitano, che descrivono accuratamente e prodigamente le vicende con bulgari e serbe nulla riportano circa le popolazioni rumene e albanesi.

La storiografia di estrazione albanese (recente rispetto alle fonti bizantine) afferma che la popolazione compresa fra slavi e greci discende dagli antichi "Illiri", che sarebbero stati da prima romanizzati e successivamente slavizzati e che comunque nel corso del Medio Evo riuscirono a conservare una identità tutta propria. La prima testimonianza dell'esistenza degli albanesi si ritrova nelle fonti bizantine solamente alla fine dell'XI secolo e lo stesso avviene per i rumeni, che però non vengono presentati come etnia a sé. Per questi ultimi le fonti imperiali riferiscono di popolazioni "romanizzate" a sud del Danubio chiamate- allora- " Walachi".

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