A Contessa Entellina
Probabilmente alla mezzanotte di oggi suoneranno le campane delle chiese locali, la Chiesa Madre e la Favara.
E' accaduto da sempre che la notte che prelude al primo agosto a Contessa si susseguono lunghe "campaniate".
Col Cristianesimo le campane delle chiese hanno acquistato un'importanza fondamentale non solo per la vita religiosa, ma in tutti gli aspetti della vita sociale.
Nel Medio Evo, e quindi col sistema feudale, hanno cominciato a segnare i ritmi e lo svolgimento della vita sia individuale che sociale del mondo contadino. Non si conosceva allora nessun mezzo per la misura del tempo se non il corso del sole sul cielo durante la giornata e delle stelle con la luna durante la notte, pertanto il suono della campana segnava tutti i momenti salienti dello scorrere della giornata e della vita.
Nella civiltà contadina la giornata iniziava all'alba e finiva al tramonto: il contadino iniziava il suo lavoro quando cominciava a farsi giorno e tornava a casa quando il sole scendeva oltre l'orizzonte, d'estate e d'inverno; la notte era per il riposo.
La campana ritmava lo scorrere della vita quotidiana, ritmava non solamente lo scorrere del tempo della giornata e della notte, pure gli avvenimenti lieti e quelli tristi, come i matrimoni e i funerali, e pure gli impegni della vita socio-economica. In quella società contadino-feudale con l'arrivo del mese di agosto cessavano i pregressi accordi per la coltivazione dei campi. Bisognava -nel tempo post-raccolta, saldare i debiti e restituire al proprietario la disponibilità del terreno coltivato nel corso dell'anno precedente.
Oggi viviamo nella società dove il comparto agricolo ha perso la rilevanza di un tempo; il ruolo prioritario nel mondo della produzione è passato al "terziario", ai servizi che hanno superato pure il comparto industriale. Le campane, per tradizione, continueranno a ricordarci il mondo andato.
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