Nella provincia di Bolzano viene imposto l’uso della lingua italiana in ogni forma di comunicazione pubblica.
Il territorio dell’Alto Adige-Südtirol è sempre stato storicamente parte dell’Austria e con la fine della prima Guerra mondiale, in seguito alla sconfitta degli Asburgo, passa al Regno d’Italia.
Gli abitanti della provincia di Bolzano, che vivevano esclusivamente di allevamento e agricoltura nel territorio montano, sconoscevano l’italiano pertanto col nazionalismo fascista inizia quella che viene definita “l’italianizzazione” della provincia.
Dal secondo dopoguerra, nel periodo repubblicano, nella corrispondenza e nelle comunicazioni orali con i cittadini tutti gli organi e gli uffici della pubblica amministrazione e degli enti locali con sede in provincia di Bolzano devono garantire l’uso della lingua tedesca ed italiana.
Ciò vale tanto per lo Stato quanto per la Regione, la Provincia, i Comuni, le Comunità di valle e analoghi enti pubblici, il Commissariato del Governo, l’Agenzia delle entrate, gli Uffici doganali, la Banca d’Italia, l’Archivio di Stato, la Radio-televisione azienda speciale (RAS), la Camera di commercio, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL).
Nessun commento:
Posta un commento