Viene giustiziato il rivoluzionario giacobino Maximilien-Fraçois de Robespierre.
Un
anno dopo l’inizio del periodo del Terrore, alcuni membri del Comitato di salute
pubblica, appoggiati dalle compagini più
violente e insieme alle correnti moderate della Convenzione
nazionale, decisero di sovvertire la “reggenza” dei
leader giacobini (i cosiddetti triumviri Maximilien
Robespierre, Louis Saint-Just e Georges Couthon).
Fu il colpo di Stato del 9 termidoro, secondo il
calendario rivoluzionario (27 luglio).
Robespierre venne arrestato lo stesso giorno insieme al restante gruppo dirigente giacobino e ghigliottinato con gli altri il giorno seguente.
28 Luglio 1965
Guerra del Vietnam: il presidente statunitense Lyndon B. Johnson ordina l’incremento del contingente statunitense presente nel Vietnam del Sud da 75 mila a 125 mila unità.
I complottisti e i biografi hanno affiancato due parole all’ascesa e alla caduta di Lyndon Baines Johnson: Dallas e Vietnam. Ma la parola che racconta l’impronta di Johnson nella storia politica americana è: Congresso.
La lezione di Rayburn e Russell aveva costruito il suo genio politico, riempendo di capacità la sua soverchiante ambizione. Johnson la rovesciò nei fini, conservandone i mezzi, nel programma dettagliato della Great Society.
Due democratici che hanno dovuto fare i conti con la
supremazia del Congresso, Bill Clinton e Barack Obama, hanno omaggiato (e
invidiato) questa caratteristica di Johnson. Per Clinton «pochi americani nella
nostra storia hanno eguagliato la sapienza di Johnson nel muovere le leggi e i
legislatori» e per Obama Johnson è stato «un maestro della politica e del
processo legislativo, che comprendeva come pochi altri il potere del governo di
portare cambiamento».
(dalla rivista Limes)
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