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lunedì 13 luglio 2015

Con le immagini ... .... è più facile

Il premier belga è stato il primo ad annunciare, su Twitter, l'intesa.

Il negoziato di Tsipras e dei leader degli altri paesi europei,
cominciato ieri alle 16, sembrava interminabile.

Due i nodi principali della trattativa:
le garanzie di Atene per i nuovi prestiti

e il ruolo del Fondo Monetario Internazionale




... E alla fine sarà comunque colpa sua, perchè tocca sempre alle donne raccogliere le rovine lasciate dagli uomini
Neppure il ricordo di cosa bolle sotto la crosta
sottile d'Europa scuote miopia di governi e incoscienza di demagoghi
Vittorio Zucconi


Per salvare Atene dalla bancarotta, l’Eurozona chiede a Tsipras di fare in 72 ore le riforme che il Paese non ha realizzato in anni, dal fisco alle pensioni.Atene dovrà meritarsi l’aiuto approvando entro tre giorni un corposo pacchetto di riforme, e poi sottoponendosi a una serie di forche caudine, fra cui un fondo da 50 miliardi per garantire le privatizzazioni, una riforma drastica del mercato del lavoro e l’accettazione del controllo sistematico dei creditori, come dire il ritorno della Troika.

L’alternativa è l’uscita dall’euro, il fallimento bancario, il collasso dell’economia.
Francesi e italiani hanno cercato di fermare l’onda costruita sulla sfiducia
 generata dai pochi mesi di Tsipras al potere e amplificata dal referendum del 5 luglio. La sensazione è di assistere a una violenta operazione di rivalsa collettiva ai danni del leader di Syriza che ha sciupato in operazioni
di bassa furbizia gli ultimi cinque mesi.

Il sogno che svanisce
Qualche dubbio sul senso dell’Europa adesso appare giustificato.
Sul senso della solidarietà, sulla capacità di rispettare le regole, sui format, sulla leadership.

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