Rosario Crocetta racconta il suo choc dopo che ieri, in 6 ore, ha visto quasi distrutta la sua carriera politica per non aver risposto al telefono dopo la frase choc del suo medico («La Borsellino va fatta fuori come suo padre»). La Procura ha smentito l’esistenza di quella conversazione agli atti del procedimento che ha portato all’arresto di Turrino. L’Espresso ha risposto alla smentita sostenendo che invece la conversazione fa parte dei fascicoli sergretati di uno dei tre filoni di indagine. Il presidente della Regione Sicilia commenta usando parole forti:
«Questo è il massacro di un uomo, ho pensato anche di farla finita, è stato il giorno più brutto della mia vita…».
Rosario Crocetta, che ha deciso di riflettere un giorno ancora sulla sua autosospensione da governatore, ribadisce di non aver sentito mai pronunciare da Tutino la frase contro Lucia Borsellino:
«L’ho detto subito di non avere mai sentito pronunciare quella frase su Lucia».
E dice che mai avrebbe accettato affermazioni così «volgari»:
«Non sapevo come replicare a una enorme assurdità come questa volgare frase. E allora, davanti alle certezze di troppi, pronti a prendere per oro colato una falsità, ho pensato forse di non avere sentito per colpa di una zona d’ombra. Chissà, forse Tutino parlava al telefono e io non sentivo. D’altronde, anche secondo quelle infondate indiscrezioni, nella telefonata non replicavo. E mi accusavano del silenzio. Ma se avessi captato una cosa del genere sarei andato a cercare Tutino per prenderlo a mazzate. Adesso che la Procura smentisce, non so più cosa dire, perché in sei ore mi hanno trasformato in un mostro».
Nessun commento:
Posta un commento