Potrebbe togliere la guida della Germania alla Merkel |
«Gli dici due parole e afferra il concetto», così viene tratteggiato Wolfgang Schäuble.
Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco, non ha colto questa immagine ed ha inondato di discorsi il suo interlocutore principale in Europa.
Schäuble ha maturato il concetto che per la Grecia la vita sarebbe stata migliore, o meno peggio, fuori dall’euro.
E' indicato da molti come la faccia cinica e spietata di Berlino.
Convinzione che però potrebbe risultare errata studiando il suo curriculum, politico.
Dal 1972 siede sui banchi del Bundestag, il parlamento tedesco;
dagli elettori è più apprezzato di Angela Merkel e ha un’influenza determinante sulla politica della Repubblica federale.
Certo, non è uomo sempre di buon carattere, forse è anche indurito dalle prove della vita.
Wolfgang Schäuble, 72 anni, ministro delle Finanze della Germania, è uno dei politici tedeschi più disposti a dare ascolto alle idee altrui, a immaginare un’Europa che preveda una perdita di sovranità tedesca, a battersi per una relazione fraterna tra la Germania e la Francia, gli eterni nemici della Storia europea.
E' il più europeista dei tedeschi.
E' un intellettuale con un pensiero forte, che difende con convinzione.
Crede nell’Europa e nell’euro.
Ha sostenuto, in passato, la dottrina della «geometria variabile», sulla base della quale i diversi Paesi avrebbero partecipato in misura differenziata all’integrazione europea: in particolare, la moneta unica avrebbe dovuta essere iniziata da Germania, Francia, Olanda, Belgio, Lussemburgo.
Con Frau Merkel — più pragmatica e meno proiettata sul futuro dell’Europa — non ha un rapporto idilliaco pur essendo dello stesso partito.
Quest’uomo in carrozzella, messo lì da un folle che nel 1990 gli sparò tre colpi di pistola, non è
quel falco arrabbiato con il mondo che in molti immaginiamo.
Può avere torto. Può avere ragione sulle varie tematiche. Però è un uomo che pensa veloce e pensa europeo; molto
più europeo della Merkel
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