L’ingenuo, metafora umana e persona reale, è colui che si
dibatte sul senso della vita, sulle domande definitive che
contrappongono pragmatismo ad idealismo.
Pensa che la religione, con tutti i suoi aspetti nascosti, alti, politici e
sociali, sia il prodotto della natura divina dell’uomo.
La politica, è vista come il migliore compromesso, tra le contradditorie
istanze delle parti sociali.
Il lavoro, le relazioni sociali, vengono dall’ingenuo interpretate come
l’arena del confronto tra le proprie e le altrui abilità, costruite con la
maturazione della dotazione individuale di coraggio, intelligenza, sacrificio e
simpatia.
Nonostante l’esperienza gli dimostri sistematicamente il contrario, questo
individuo, crede nei meriti e nel loro riconoscimento, pur sapendo che il
destino e i difetti della società giocano un ruolo superiore e decisivo
rispetto ad essi.
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