ENZO IACOPINO,
Presidente dell’Ordine dei giornalisti
La smentita della procura di Palermo «non esclude un bel nulla con tutto
quello che circola nel capoluogo siciliano.
Ma una smentita che non smentisce
un bel nulla fa tuonare i cannoni contro "l'Espresso".
Scommettiamo
che qualcuno ripartirà da qui per cercare ossigeno nella battaglia per una
regolamentazione delle intercettazioni che toglierà spazi di verità ai
cittadini?
Cioè a voi. A noi».
Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino parla
di «un'aggressione contro "l'Espresso"»: «Non c'è limite
all'ipocrisia. Il settimanale
rivela che il medico del presidente Crocetta pronuncia al
telefono con il governatore della Sicilia parole sulla sorte da riservare alla
figlia di Paolo Borsellino, Lucia, che provocano orrore solo a riferirle.
Crocetta sostiene di non averle sentite: era in una zona d'ombra. Capita.
Ma il
pudore dove è finito?
La dignità del silenzio, il buon gusto di ritirarsi in
clausura?».
«Il fatto che il dottor Tutino – prosegue il presidente dell'Ordine dei giornalisti - abbia ritenuto di poter liberamente dire quelle frasi a Crocetta, in tutta evidenza senza timore alcuno, la dice lunga sull'impegno civile dichiarato e su quello praticato da alcuni».
E sottolinea: «Quello che sconcerta è anche la rapidità della precisazione della procura di Palermo: quelle frasi non ci sono nelle intercettazioni depositate nell'ambito di una certa inchiesta.
«Il fatto che il dottor Tutino – prosegue il presidente dell'Ordine dei giornalisti - abbia ritenuto di poter liberamente dire quelle frasi a Crocetta, in tutta evidenza senza timore alcuno, la dice lunga sull'impegno civile dichiarato e su quello praticato da alcuni».
E sottolinea: «Quello che sconcerta è anche la rapidità della precisazione della procura di Palermo: quelle frasi non ci sono nelle intercettazioni depositate nell'ambito di una certa inchiesta.
Basta questo per far partire una
vera e insopportabile aggressione nei confronti de "l'Espresso".
Il
direttore del settimanale è imperturbabile: abbiamo ascoltato quelle frasi,
dice a Sky, che sono inserite in intercettazioni secretate.
Chi ha questo
potere?
La magistratura. E allora di che cosa parla la procura di Palermo?
Di
una specifica inchiesta, pare di capire. Il che non esclude un bel nulla con
tutto quello che circola nel capoluogo siciliano. Ma una smentita che non
smentisce un bel nulla fa tuonare i cannoni contro "l'Espresso"».
(dal sito de L'Espresso)
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