Mamma
Regione sta male.
Il
Presidente che doveva essere “rivoluzionario” si è rivelato –come tutti gli ex
comunisti- un conservatore di primo piano. Non sappiamo esprimerci se per
vocazione o per inettitudine. Una cosa è certa: nell'ex Pci non si conosceva cosa fosse il riformismo. Allora per esso era un abitudine votare contro lo Statuto dei lavoratori, riforma sanitaria etc.
La
Regione era stata saccheggiata con sprechi, corruzione e ruberie dai governi
post-democristiani di Cuffaro e Lombardo. Ebbene il Presidente rivoluzionario
non ha saputo nemmeno dove posare le mani per bloccare il malaffare e Mamma
Regione è ormai prossima alla rovina; come dire “la Grecia è vicina”.
Si spengono le luci ? |
Un
esercito di ex assessori della Giunta Crocetta sono stati licenziati in due anni e mezzo dalla
Giunta. Pare che superino le trenta unità. E numeroso è l’elenco degli assessori indagati, cosa grave quando
capitava agli uomini di altri partiti; oggi capita invece sempre o quasi sempre
solamente agli ex comunisti, ma ciò non fa scandalo perché dal pd “garantista”
rispondono “una indagine non è una condanna”.
Si
parte dall'assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, indagato a Messina per
il fallimento della clinica Santa Rita, fatto, noto a Crocetta da almeno tré
mesi; si arriva a Linda Vancheri, assessore alle attività Produttive in quota
Confindustria; per arrivare all'assessore al territorio Maurizio Croce,
indagato per una autorizzazione di troppo a Novi Ligure al gruppo TirrenoPawer;
e finire all'assessore all'Energia, ¡I magistrato Vania Contraffatto, che non
si mostra molto in sintonia con il presidente Crocetta.
Ma
se Fabrizio Farrandelli chiede la sfiducia per Crocetta e i Renziani lavorano
per decidere la tempistica del "governo balneare" dove fare confluire
i nomi dei politici al 'posto dei tecnici, il valzer è destinato a continuare. Per adesso a trasformarsi da tecnico in politico e ad aprire la strada è Giovanni
Pistorio: ha ' lasciato la carica di segretario particolare dell'assessore
Ettore Leotta, dimessosi "perché stanco di viaggiare da Siracusa a
Palermo": viaggiare stanca, si sa. Se lo si fa a vuoto.
Pistorio, già da
prima faceva da segretario all'assessore Patrizia Valenti e a Mariella
Castronuovo, all'assessorato alle Autonomie. Ma quel che più sorprende, nel valzer
di incarichi crocettiani, è la seconda vita degli assessori: se Nelli Scilabra,
sparita dall'orizzonte delle cronache, dalla Formazione professionale è passata come tecnico dello sviluppo alla Presidenza, altri assessori come Roberto
Agnello, già all'Economia, Salvatore Calieri, all'Energia ed Ester Bonafede,
hanno trovato tutti un incarico come tecnico.
Ovviamente più che bene retribuito.
Agnello
ad esempio alla Sanità studia "i percorsi di certificazione". Salvatore
Calieri, fa consulenza giuridica "nell'analisi della sicurezza".
Ester Bonafede si occupa di "Sviluppo Integrato delle politiche
socio-assistenziali".
Quindi i tecnici sono politici nell'era crocettiana
III e...i politici sono tecnici: qual è il problema?
Forse
ha ragione Antonello Cracolici che così si esprime con un Twitter: «Sembra
ineluttabile che alla Regione Siciliana stiano per spegnersi le luci».
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