Riflessione su crisi, aggressività e responsabilità
L'Italia, la situazione finanziaria italiana, ormai è fuori controllo. Alle 11,15 di oggi il divario Btp-Bund è già salito a 522 punti, corrispondente a rendimenti sopra il 7%.
In pratica l'Italia ha individuato -alla perfezione- la strada già percorsa dalla Grecia due anni fà; gli italiani a questo punto devono essere davvero grati ai 900 scilipodi che portano questa grande responsabilità: l'affondamento del paese ! Responsabile primo è senza dubbio il partito di maggioranza e l'uomo che lo ha guidato al fine esclusivo di fare gi "affari propri"; non sono minori le responsabilità della finta opposizione di questi anni; essa è stata -per molte ragioni- la principale risorsa di Berlusconi per l'assoluta mancanza di idee e programmi alternativi e per la carenza di una leadership dignitosa.
Adesso, entre i nostri politicanti di destra e di sinistra -dopo le inusuali dimissioni a termine di Berlusconi- hanno dato inizio al "rito" per arrivare alla formazione un nuovo governo; rito che durerà tempi lunghi nell'ordine delle settimane e speriamo non diventino mesi, c'è chi sul pianeta pensa a risolvare la crisi mondiale come sempre accadeva nei secoli passati, con la guerra.
La vicenda
Teheran, nel paese
degli Ayatollhà, sarebbe riuscita a superare
tutti i problemi tecnici che la
separavano dallo sviluppo di armi nucleari.
E’ quanto sostengono i
governi americani ed inglesi, i quali, non si sa bene in base a quale diritto,
starebbero per preparare un attacco militare contro l’Iran per bloccare il processo, che a loro dire, condurrebbe alla realizzazione di armi nucleari.
Il ministro degli
Esteri iraniano invece dice: «L’Occidente e gli Stati Uniti stanno
esercitando pressione sull’Iran senza argomenti seri né una prova».
Il ministro degli
Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha definito l’ipotesi di un intervento militare
contro l’Iran un «errore molto grave con conseguenze imprevedibili».
L'uono che usa internet, in fondo, ragiona come l'uomo delle caverne: l'aggressione all'esterno è un rimedio ai molti mali interni non risolti in precedenza.
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