Lo avevamo scritto nel corso della primavera di quest'anno. L'Unione Europea finanzia mediante i bandi regionali del P.S.R. il recupero dei borghi della nostra isola.
Contessa Entellina di contesti abitativi antichi, carichi di storia, e più recenti risalenti alla riforma agraria degli anni cinquanta del Novecento ne ha parecchi; alcuni versano in condizioni penose mentre altri necessitano di infrastrutture civili per ospitare o per presentarsi dignitosamente all'ampio mercato dell'agriturismo e della valorizzazione della vita rurale. Si tratta di presupposti per iniziare a parlare della valorizzazione di Entella, della Grotta naturalistica, della Riserva di Monte Genuardo, di Santa Maria del Bosco e così via.
Proprio in queszti giorni la gazzetta regionale ha pubblicato la graduatoria del Comuni che hanno presentato istanza per recuperare e creare infrastrutture civili per i loro borghi e accanto a ciascun richiedente è riportato l'importo dei finanziamenti.
Inutile dire che scorrendo la graduatoria cercavamo, era la nostra ansia, se l'Amministrazione Comunale, quella dei pensionati di indennità", avesse presentato la richiesta: no ! i nostri borghi evidentemente per la sonnolenta compagine amministrativa non necessitano nè di servizi nè di infrastrutture.
Nella graduatoria si leggono i nomi di villaggi del catanese, chiese secolari della campagna siciliana, il borgo di Ficuzza, qui vicino a noi -nel corleonese-, ma è stato inutile cercare Castagnola, Santa Maria del Bosco, Roccella o altre denominazioni a noi vicine perchè familiari.
Di borghi rurali da valorizzare è colma la graduatoria; adesso i Comuni richiedenti e utilmente inseriti in graduatoria dovranno elaborare la progettazione definitiva e potranno accedere ai 12,5 milioni di euro del Psr Agricoltura; i finanziamenti serviranno a finanziare alcune decine di richieste.
Al primo posto in graduatoria c'è il Villaggio Nucifori (importo richiesto: 1 milione) meta di appassionati della natura per il castagneto e di fedeli per la chiesa annessa che conserva una fortissima devozione alla Madonna nera di Tindari.
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