CHIESE ORIENTALI
L’incontro annuale dei vescovi
cattolici orientali dell’Europa
si è svolto
in Romania, a Oradea. L’incontro patrocinato dal
Consiglio delle conferenze episcopali d’E u ro p a (Ccee)
ha visto radunati una quarantina di presuli delle diverse Chiese orientali
cattoliche da varie parti di
Europa, dalla Russia a Cipro, dalla Slovacchia alla Bulgaria.
Le conferenze di quest’anno hanno avuto come tema "Le
Chiese orientali cattoliche e la nuova evangelizzazione".
La seduta inaugurale ha avuto luogo nel pomeriggio del 3 novembre. L’arcivescovo segretario della Congregazione per le Chiese Orientali
ha portato il saluto del cardinale prefetto Leonardo Sandri ed ha invitato le
Chiese orientali cattoliche ad aprirsi sempre più alla vita e alla problematica di tutta
la Chiesa universale.
Nell’incotro, è intervenuto Mons.
Fisichella, lontano dall’Italia
in questi francenti politici vissuti dal paese,ed ha evidenziato l’opportunità di e v i t a re la contrapposizione tra "identita" e "appartenenza", vivendole invece nella loro reciprocità.
Trattando della liturgia, vista anche
come luogo di evangelizzazione verso gli stessi cristiani, Monsignor Fisichella
ha concluso il suo intervento riflettendo sulla via della bellezza come
annuncio del Vangelo.
Il gesuita padre Marko
Ivan Rupnik ha presentato la sua relazione su "L’arte sacra bizantina nel contesto della nuova evangelizzazione".
Nel corso dei lavori è stato evidenziato il rischio
che nella diaspora le Chiese orientali possano venire ≪declassate≫ a semplici varianti rituali, piuttosto che Chiese.
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