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giovedì 10 novembre 2011

Gli italiani nel 2008 hanno scelto 900 scilipoti. Adesso ci serve una persona seria: Mario Monti

Dopo un premier da telenovela avremo
un premier serio, capace e competente ?
Ieri i commissari inviati dall’Unione Europea per scrutare all’interno dei Ministeri dello Stato italiano e per verificare se quanto contenuto nella lettera inviata in Agosto da Bruxelles è in corso di attuazione oppure è rimasto lettera morta, hanno potuto rilevare una struttura, quello della burocrazia della penisola, che sonnecchia e non capisce o non vuole capire cosa il mondo, gli indici finanziari, il sentire dei mercati esige da noi.
I commissari hanno assistito alle “buffonate”ed ai rimbalzi di responsabilità fra ministri da quattro soldi che pigliano nome di Brunetta e Tremonti. Personaggi piccoli e che per la loro statura morale non comunicano fra loro, come se le sedie su cui poggiano il culo fossero loro e non dei contribuenti.
Scordandoci che questi parassiti sono stati scelti dagli italiani che alla dura realtà del lavoro, dei sacrifici, e dei piedi a terra, nel 2008 hanno scelto di vivere come protagonisti delle telenovelle delle televisioni berlusconiane, cerchiamo di ricordarci cosa sono venuti a fare gli “ispettori” inviati dall’Europa.
Essi vogliono capire se:
-Per l’Italia è immaginabile rientrare dal debito pubblico che ascende a 1.900 miliardi-
-L’Italia ha iniziato ad applicare i provvedimenti che dovranno assicurare il pareggio di bilancio a decorrere dal 2013-
-L’Italia (e soprattutto le regioni del Sud) sta facendo qualcosa per spendere i miliardi messi a disposizione dall’Europa, i fondi cosiddetti strutturali Ue?
-Il ruolo dei professori nelle scuole lo si sta valorizzando, ovvero costoro sono destinati a diventare degli intrattenitori giornalieri dei nostri ragazzi-
Nella sostanza, in 39 domande contenute su cinque pagine, la Commissione europea vuole passare al setaccio la lettera d'intenti presentata dall'Italia a Bruxelles per cercare di capire le vere –non quelle proclamate- intenzioni del governo italiano.
CONTI PUBBLICI.
Sul capitolo conti pubblici, il nostro premier burlone e barzellettiere da strapazzo ha promesso che nel 2013 il bilancio dello stato chiuderà in pareggio. Nulla costui ha finora però fatto perché la promessa possa apparire perseguibile: servono infatti per il rispetto degli obiettivi indicati per il 2012 e il 2013 «misure aggiuntive», che tradotti in altri termini significano sacrifici per gli italiani: nuove tasse, nuovi tagli della spesa parassitaria, etc..
Bruxelles desidera conoscere, lo ripetiamo, il dettaglio su come si intende realizzare il percorso di riduzione del debito pubblico che dovrebbe partire dal 2012 e da dove arriverebbero i tanti miliardi di incassi annui previsti per il prossimo triennio. Miliardi che ormai crescono giornalmente a causa del costo degli interessi sul debito pubblico che minaccia di andare fuori controllo.
PENSIONI. Il problema, per Bruxelles, resta aperto soprattutto nel settore privato, dove l'età pensionabile delle donne sarà inferiore a quella degli uomini ancora per molti anni e le pensioni di anzianità consentiranno ancora per molto tempo a persone relativamente giovani di restare a casa.
GOLDEN RULE. Una volta inserito il principio del pareggio di bilancio nella Costituzione, con quali leggi l'Italia lo farà concretamente rispettare per renderlo coerente con le regole comunitarie?
TASSE. Bruxelles vuole conoscere come il peso fiscale sarà ricalibrato spostandolo dal costo del lavoro ai consumi, e se è vero che si pensa a reintrodurre l'Ici o altra imposizione di contenuto patrimoniale.
FONDI STRUTTURALI. La Commissione evidenzia tutte le carenze del sistema italiano, in cronico ritardo nell'utilizzare le risorse comunitarie, e chiede quali interventi saranno varati per porvi rimedio e soprattutto che servano per lo Sviluppo e non per pagare gli stipendi agli impiegati di Palermo etc..
SCUOLA. Cosa vuole fare l'Italia per riformare il sistema scolastico? E per valorizzare il ruolo dei professori e migliorare l'autonomia e la competitività delle università, divenute ormai luoghi di intrattenimento piuttosato che luoghi del "sapere" ?
LAVORO. Come funzioneranno i crediti d'imposta per chi offre nuovo lavoro nelle regioni svantaggiate? Come sarà favorita l'occupazione giovani e femminile? Cosa prevede la revisione dei contratti di lavoro?
GIUSTIZIA E RIFORME. La lista delle domande si chiude con quelle relative agli interventi destinati ad assicurare una giustizia civile efficiente e al taglio dei parlamentari, nonché i risparmi (quantificati) che si intendono così realizzare.

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