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mercoledì 9 novembre 2011

Commedia italiana. Dopo ogni disastro si cercano i responsabili

Inettitudine o affarismo ?
La Magistratura di Genova in relazione agli allagamenti dei giorni scorsi ha aperto un fascicolo per disastro ambientale e omicidio, contro ignoti.
Ignoti  ?
Gli autori di questi delitti in realtà hanno tutti nome e cognome, in quanto nel passato, a livello regionale e degli enti locali hanno assunto responsabilità.
Si tratta di presidenti di Regione e di sindaci, i quali sono i tutori del buon funzionamento delle comunità da cui sono stati eletti alle rispettive cariche con funzioni diverse.
Il sistema istituzionale-organizzativo dovrebbe funzionare in questo modo:
- le Regioni fanno le leggi-cornice e danno l’indirizzo generale,
- i Comuni attuano i provvedimenti necessari.
Così dovrebbe essere.
In realtà capita, e tutti gli italiani lo sanno benissimo, che le Regioni si occupino di attività clientelari, di assunzioni inutili, di nomine a vario titolo. La Sicilia è una di quelle regioni a più alto tasso di parassitismo, ed ha il vizio più elevato di clientelismo nell’ambito dell'intero bacino del Mediterraneo. Tutti speriamo di essere, un giorno o l'altro, beneficiari del sistema parassitario; questa aspettativa ci induce ad eleggere governatori uomini della levatura di un Totò Cuffaro, di un Raffaele Lombardo (e molti altri un un passato da non rimpiangere). 
Da noi, in Sicilia, il problema del territorio e del dissesto idrogeologico è fortissimo. Il disastro di Giampilieri e dintorni del 2009 è sotto gli occhi di tutti e il commissario straordinario del Governo, ossia il presidente della Regione Sicilia, non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare per aprire i cantieri ed evitare un secondo disastro alle prossime  pioggie.
Lombardo ritiene di non averte fatto il suo dovere  per impedimenti e cavilli burocratici, sia della stessa Regione che dei ministeri romani. Costui, il Raffaele Lombardo, oltre che uomo delle clientele deve essere anche un “finto tondo”. L’attività della Regione non è quella di concentrarsi a superare ogni ostacolo, affinché le opere di bonifica possano iniziare rapidamente ?  Esiste per caso una missione diversa da questa per la Regione sicilia in merito alla ricostruzione di Giampuilieri ?
Se Giampilieri piange, L’Aquila, la città che Berlusconi ci aveva detto –a rete unificate- che sarebbe risorta dopo pochi mesi non ride.
A distanza di due anni dal sisma, il centro storico della città abruzese è chiuso e transennato e le opere di ristrutturazione sono al palo. Al disastro ambientale si aggiunge il disastro comportamentale dei cosiddetti responsabili istituzionali, a cominciare da quel sottosegretario alla protezione civile, Guido Bertolaso, accusato dalla magistratura di essere uomo della "Cricca".
La verità è che tutti coloro che siedono ai vertici delle istituzioni, di Regioni e di Comuni dovrebbero essere persone serie, professionali, oneste e capaci.
Pochi sono quei sindaci degli 8.089 Comuni che possiedono questi requisiti e pochissimi sono i presidenti di Regione che hanno altrettanti requisiti.
Tuttavia, sia pure in pochi, vi sono.

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