Vivere a Contessa Entellina significa dover sopportare per giorni e giorni
lo Scirocco, quel vento che soprattutto in Novembre e poi a Marzo-Aprile e spesso
Maggio diventa parte integrante dell’ambiente e del contesto locale.
Il vento che da quattro giorni continua a soffiare inarrestabile giustifica
quell’antico detto che la gente dei paesi limitrofi attribuiscono alla realtà
locale: “Cuntissa, ventu e campani a mortu”.
Il vento in effetti è sempre con noi, le ‘scampanate a morto’ sono invece
state ridotte rispetto alle usanze di un tempo quando per ogni persona morta le
campane della chiesa di appartenenza suonavano per tre giorni, poi nuovamente
all’ottavo giorno, al quindicesimo, al trentesimo, al quarantesimo e poi al
terzo mese e quindi ogni anno alla data della ricorrenza del decesso.
Moltiplicando tutte
queste scampanate per i tanti morti del paese era normale, fino quarant’anni
fà, che a Contessa le campane suonassero a morto praticamente ogni giorno.
Da
qui appunto l’antico ddetto “Cuntissa, ventu e campani a mortu”.
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