«In God's name, go!» (In nome di Dio, vai via!). È l'invito secco e
inequivocabile rivolto a Berlusconi e contenuto nell'editoriale di oggi del Financial Times dedicato
all'Italia e alla crisi. Il giornale inglese dedica l'intera apertura della prima pagina alle vicende della crisi dell'euro, che ormai ha il suo epicentro a Roma, e sostiene che «solo un cambio di leadership potrà ridare credibilità all'Italia».
Un cambio di leader «imperativo» anche se, aggiunge, «sarebbe ingenuo credere che quando Berlusconi se ne andrà, l'Italia possa reclamare subito piena fiducia dei mercati».
"L'Italia ha raggiunto un debito di 1.900 miliardi di euro ed è così alto che è potenzialmente in grado di destabilizzare l'economia del mondo in un modo superiore a quello che potrebbe Atene".
«La buona notizia - prosegue l'editoriale citando i dati degli spread - è che l'Italia è, ovviamente, ancora un paese in grado di pagare i suoi debiti» anche se "tuttativa i tassi di interessi sul suo debito stanno diventando sempre meno sostenibili".
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